della camera, et amato da Noi con partic.re affetto, uoi 1’ honorerete con ogni sorte di rispetto, confidando anche seco nelle concorrenze del n.ro seruizio ; et il S.re Iddio ui guardi. Di Fiorenza. Al Bali Fernando Suares Molto mag.co N.ro dilett.mo Vi si manda un Pieghetto sigillati senza sopra-scritta, et in Caso, che 1’ ammiraglio fosse morto, ò, non potesse aggrauato dalla indisposizione seguitare il Viaggio, hauete ad aprirlo alla presenza di tutti i Capali, et offiziali, et presentare, et leggere le lettere, che ui sono dentro; et fuori de’ sud.i Casi, lo terrete sempre appresso di uoi, senza dir mai à persona di hauerlo, per consegnarlo poi in man n.ra al n.ro ritorno, et il Sig.re Iddio ui conserti, et contenti. Di Fior.za. XXIV. Memoria del sanguinoso scontro del 26 giugno 1620 presso l’isola di Lampedusa, e dell’ eroica morte del capitano Sozzifanti. (In data 26 giugno 1620). A. S. F. Settimtinni F., Memorie fiorentine riguardanti Cosimo 2° Medici Granduca di Toscana 4°. Addì XXVI. di Giugno 1620. Venerdì. — Le Galere della Religione di Santo Stefano, le quali erano in questo tempo in corso in n.o di sei sotto il Comando del cau.re Ottauio del Con. Francesco Barbolani da Montauto Ammiraglio del-1’ ordine suddetto, a Lampedosa avendo scoperte quattro Galere di Biserta dopo di aver dato loro p. dieci ore continue la caccia, finalmente riuscì al Cau.re Alfonso di Cosimo Sozzifanti Capitano della Capitana d’investire la Capitana de’ nimici, la quale restò presa dalle Galere suddette de’ Cavalieri di S. Stefano. De’ Nostri restaron morti quindici, tra’ quali il med.o Cau.re Alfonso Sozifanti, e 36 feriti. De’ Nimici restò morto l’Arrais uomo di somma stima tra Turchi, ed in concetto di gran soldato e marinaro di età di anni 60. e furono fatti schiaui 118 quasi tutti giannizzeri di alta statura, e liberati 250 Cristiani, le tre altre galee de’ Turchi molto maltrattate dal Cannone presero il largo. )( 306 X