turò otto legni da guerra, facendo numerosi prigionieri e liberando più di cento cristiani (1). L’azione navale fu allora energicamente condotta a termine colla conquista di Tunisi e di Biserta, dopo di che la Flotta Stefaniana ritornò a Livorno carica di prede e di gloria (2). Tale e tanta, dunque, era ormai l’audacia dei Cavalieri di Santo Stefano e tale il loro spirito valorosamente aggressivo, da non esitare a cimentarsi nella proporzione di uno contro venti ! Ma sulla loro divisa e sulla loro bandiera fiammeggiava un simbolo di vittoria. In questo anno 1574 chiudesi la prima serie — per così dire — delle grandi partite d’onore della Milizia Stefaniana ; muore il granduca Cosimo I e termina la sua carriera gloriosa l’ammiraglio Raffaello dei Medici. (1) A. S. F. ; C. S. f. CXLV c, 19 r. e seg. (Vedi : Appendice, doc. VII). — L’ anno antecedente i Cavalieri avevano avuto occasione di affrontarsi nelle acque di Cipro con due caramussali bene armati, che conducevano la “ Guardia di Cipro „ a Fainagosta, 130 giannizzeri, “ una bellissima gente Di questi vascelli ne fu catturato uno dopo un sanguinosissimo combattimento nel quate morirono 80 turchi e 50 rimasero prigionieri. (Cfr. la fitza strozziana cit., a c. 18 v.). (2) B. L. L. ; Santelli M„ Ms. cit., c. 42 v.). X 114 X