mania, che molto sangue costò ai nostri. Era ben presidiata e poteva dai borghi sottoposti invocare l’aiuto della cavalleria e della fanteria (1). Per Spiegazione delle lettere : A, Elimano — B, sbarco delle galere — C, strada fatta nel marciare — D, scale portate dai soldati — E, scale portate dai Cavalieri — F, petardo accompagnato dal Conte di Candale — G, soldatesche che combattono le due galere — H, scalata della Fortezza — /, cavalleria turca — K, secondo petardo attaccato alla ritirata — L, le due galere turche — Af, le galere che chiudono il porto — N, rimbarco. Presa della Fortezza di Acliman (Illustrazione tolta dall'opera del Fontana). impossessarsi di questa fortezza l’Inghirami pensò ad un’ azione avvolgente, a mascherare la quale sbarcava durante la notte le truppe affidandone il comando al solito Gran Contestabile (2), uomo di pro- di fanale, et della guardia di Cipri, fecero in tutto stiaui 313 et liberorno 237 christiani, nella fortezza si predò cinque pezzi d’ artiglieria, et nelle galere si predò 11 pezzi d’ artiglieria. (Vedi anche una Relazione della presa di Seleucia fatta li 16 maggio 1613. Firenze, Giunti, 1613), (1) A. S. F. ; C. S. /. CXLVI, c. 116 r. : “ Relatione dello sbarco fatto il dì 16 maggio dalle 6 galere di S. A. S. in Agliman per sorprendere la fortezza „ (Vedi Appendice, doc. XV). (2) Che il De Hammer erroneamente chiama Giulio dei Conti di Montano, invece di Montauto (Op. cit., XV, 262). Secondo il De Hammer molti altri nobili avventurieri italiani, francesi ed inglesi vi presero parte, come Don Pietro Dei Medici, il Cavaliere di Candale, il Duca d’ Esperon. Ecco in qual modo egli descrive Acliman: “ Agaliman, cioè il porto del signore, sta sopra un’altura rivolta verso mezzogiorno, fortificata da otto torri ; giace vicino al capo Lisamol- ilrxiy X 181 y