Cause della decadenza dello Stato Pontificio. 623 vita tutt’altro che sacerdotale, fossero tenuti in alta considerazione e rimunerati, purché essi difendessero i privilegi del clero contro il laicato, come pure che si biasimasse talvolta un prelato, perchè favoriva i laici. Che pure egli aveva spesso inteso profferire da persone distinte, che sembrava, come se il clero ed i laici non appartenessero allo stesso gregge, e come se non si trovassero nella stessa Chiesa.1 Un altro svantaggio risultava dal fatto, che quasi mai un nuovo pontefice manteneva nel governo civile il sistema del suo predecessore.2 A ciò andava connessa la cattiva usanza che ad ogni cambiamento di pontificato, tutte le cariche più importanti venissero ricoperte da nuove persone. Sicché in questo modo degli uomini esperti e provetti, che avrebbero potuto esser di somma utilità, perdevano i loro posti. Anche troppo spesso venivano essi rimpiazzati da taluni, che in se e per se erano ottimi e dotti, ma che non avevano esperienza degli affari che dovevano amministrare.® Si risentì tanto più questo sistema di cambiamento degli impiegati, in quanto i pontificati dei papi, in confronto del governo dei principi secolari, erano per lo più solo brevi; il governo di un papa era in media di nove anni. Dei sedici papi del secolo xvi non fu concesso che a due, Paolo III e Gregorio XIII, una più lunga durata (15 anni l’uno e 12 l’altro); sei di essi regnarono meno d’un anno.4 Di fronte ai sedici papi che la Chiesa ebbe nel secolo xvi stanno: in Germania cinque imperatori, in Francia sette re, in Spagna quattro ed in Inghilterra cinque fra re e regine. Delle condizioni non saggie si mantennero presso l’aristocrazia dello Stato della Chiesa, la quale cercava di rimanere nella sua posizione anormale, anche allorquando l’aristocrazia degli altri Stati europei si era già del tutto assoggettata sotto il potere sovrano. Essa considerava tuttora una seria applicazione della legge come un’usurpazione dei propri diritti, e si lagnava pertanto amaramente del governo dei papi.5 Difatti, i bei tempi per l’aristocrazia erano tramontati anche nello Stato Pontificio. Se nel trattato di pace concluso in Yervins nel 1598 tra la Spagna e la Francia, vi furono ancora accolti i Colonna e gli Orsini, benché nessuna delle due case avesse preso parte alla guerra, fu questo però solo un ricordo di tempi passati, ed un atto di cortesia verso gli antichi rappresentanti dei principi ghibellini e guelfi.8 1 Paruta, Relazione 375. ■ Cfr. Döllinger, Kirche u. Kirchen 537. 3 Vedi Paruta, Relazione 420 s. 4 Cfr. Döllinger loc. cit. 539 e Prinz Z. V. Lobkowitz, Statistik der Päpste, Friburgo 1905. ’^edi Paruta, Relazione 396. Vedi Iìeumont, Beiträge V 96.