Restauro e decorazione della basilica del Laterano. 663 centrale. Però nessuno di loro fu capace di raggiungere la semplice arte grandiosa colla quale Muziano aveva eseguito quest’incarico nei due quadri giganteschi della Cappella Gregoriana.1 Cristofano Roncalli rappresentò il castigo d’Anania, Francesco Vani la caduta di Simon Mago, Domenico Passignano la crocifissione di san Pietro, Lodovico Cigoli la gnarigione dello storpio per opera di san Pietro, Bernardo Castelli san Pietro che scende dalla nave e adora il Redentore, Giovanni Baglione la risurrezione di Tabitha.2 Tutte queste pitture vennero più. tardi sostituite con copie in mosaico. Fu una grave perdita per il papa quando nel 1602 venne a morte Giacomo della Porta, il maestro che aveva aperto la via al barocco primitivo. Allora Giovanni Fontana ed il suo nepote Carlo Maderno3 divennero gli architetti della basilica di S. Pietro. Ma-derno, che poco dopo comparisce come architetto ufficiale di Stato, non seguì il gusto severo ed un po’ aspro del suo zio e maestro, ma continuò a sviluppare l’arte di Giacomo della Porta.4 Dopo la chiesa di S. Pietro fu anzitutto la basilica del Laterano quella, cui Clemente Vili rivolse le sue cure. È da rallegrarsi che Giacomo della Porta, cui fu affidato questo compito, procedesse con tanto ponderato riguardo per le forme architettoniche, che queste rimasero conservate.5 I lavori cominciarono fin dalla estate 1592.6 Al restauro andava connessa una splendida decorazione della basilica. Anzitutto nel 1594 venne costruita la Cappella della Confessione, di cui fu ornato l’altare.7 Nello stesso anno venne dorato il soffitto della nave trasversale.8 Nel luglio 1596 si parlò di progetti più vasti per la decorazione della basilica, al quale scopo si sarebbero dovuti spendere 40.000 scudi.9 Nel 1597 incominciò la decorazione della nave trasversale con pitture, dorature e statue. L’aspetto di quella parte della chiesa venne pertanto talmente cambiato, che fu chiamata da allora in poi « Nave Clementina *.10 La direzione suprema l’ebbe D’Arpino. 1 Vedi Yoss II 433 s. 2 Vedi Baglione 110 ss., 153, 284, 290 s. Cfr. Thieme II 356; Voss II 404, 514. 3 Vedi Baglione 131, 308 s. 4 Vedi ibid. 309 s. Cfr. Muñoz, G. Maderno, Roma, 1922. 5 Vedi Lauer, Latran, 326. B Vedi * Avviso del 24 giugno 1592, secondo il quale le spese erano divise tra il papa ed il capitolo. Urb. 1060 I, Biblioteca Vaticana. ' Vedi Rasponi 49; Forcella Vili 46. s * Contratto fra la Camera Apostolica ed il doratore Giulio di Giov. Batt. Caporali Perugino e Camillo di Bernardo Spallucci Fiorentino, in data 1594 giugno 28, Not. L. Calderinus, 1594, p. 478. Archivio notarile in Roma. 9 Vedi l’Avviso del 3 luglio 1596, presso Orbaan, Documenti, 130 annot. 19 Cfr. Lanciani, Wanderings through ancient Roman Ohurches, Boston, 1924, 210.