Biforme religiose in Treviri e Fulda. 273 prestarono ivi agli arcivescovi i due collegi diretti dai Gesuiti, in Treviri e Coblenza.1 Allorché nel 1599 venne a morte l’ottimo Giovanni di Schonenberg, Clemente Vili si dette ogni premura perchè gli venisse dato un degno successore.2 La scelta cadde su Lotario von Metternich, al quale Clemente Vili diresse tosto dei paterni ammonimenti.3 Se l’opera di Metternich si dimostrò ottima sotto ogni riguardo, egli lo dovette anzitutto al P. Guglielmo de Metternich, educato nel Collegio Germanico in Roma, il quale mediante gli esercizi di S. Ignazio aveva trasformato l’elettore in un altro uomo.4 Ciò che si era verificato in Treviri nel supremo pastore della diocesi, si ripetè mille volte nei sacerdoti e laici delle più varie ; i rti della Germania. Addirittura decisiva divenne la cooperazione dei Gesuiti nella provincia dell’abbazia principesca di Fulda. In ' ¡ zzo ai torbidi che ivi regnavano, avevano essi continuato coraggiosamente il loro lavoro. Un completo mutamento in favore dei ■ ti tolici di Fulda duramente travagliati, per i quali Clemente Vili si era già nel 1595 adoperato presso l’imperatore e gli altri principi,5 si ebbe allorché finalmente, negli ultimi dell’anno 1602, in virtù 'Mina decisione della camera imperiale, l’abbate Baldassare von Dernbach potè farvi ritorno dopo un esilio di ventisei anni. Egli ordinò una visita generale e missioni popolari, allontanò tutti i predicanti, impose sotto pena d’esilio il ritorno dei suoi sudditi ' ila fede cattolica, costruì due ospedali, ed aiutò il seminario pon- i ifieio ed il collegio dei Gesuiti in Fulda. In concistoro Clemente Vili ricordò con alte lodi i suoi meriti. Allorché nel 1606 l’abbate morì, egli aveva adempiuto il suo compito: tutti gli abitanti della sua provincia erano ritornati alla Chiesa, incaricandosi i Gesuiti dell'insegnamento e dell’opera pastorale.6 L’arcivescovo di Magonza Volfango von Dalberg, per sé un uomo pio, ma debole e titubante,7 era già stato esortato da Sisto V a rimuovere dalla sua corte i numerosi protestanti, a tenere il si-: f M lo provinciale e diocesano e a provvedere ad un miglior insegna- 1 Cfr. Duhr I 97 s.; il 1, 24 s. ^ 2 \ edi il * Breve al capitolo del duomo di Treviri del 22 maggio 1599, Arni. > t. 43, n. 240, Archivio segreto pontificio. 3 Vedi il * Breve diretto a lui del 7 agosto 1599, ibid. n. 339. ‘ Vedi Hontheim, Eist. Trevir. Ili 229. " \ edi i * Brevi all’arciduca Massimiliano, a Rodolfo II, al vescovo di ùrzburg ed all’abate di Fulda del 12 settembre 1592, Arm. 44, t. 38, pag. 13, rebivio segreto pontificio. ( ir. Kosip negli Eist.-polit. Bl. LVI 106 s., 293 s., 297; Lo stesso, zweite Schule Fuldas u. das päpstl. Seminar, Fulda 1877, 28 s.; Egloff-38 s., 78 s.; Duiir II 1, 158 s. * ir- H. E. Heim, Wolfgang, Erzbischof w. Kurfürst von Mainz 1582-lö«l, Magonza 1889. Pastok, Storia dei Papi, XI. 18