406 Clemente Vili. 1592-1605. Capitolo Vili. (l’un forte potere monarchico, nonché i pericoli cui era esposto quel regno, minacciato al nord dagli Svedesi luterani, all’est dui Russi ortodossi e dai cosacchi, ed al sud dai Turchi; egli non vede salvezza che in un’alleanza coll’Austria e con la Transilvania, e nel ristabilimento interno dell’unità della fede. Quanto al primo, Malaspina alla fine della sua missione fu testimone del giuramento di rinunzia dell’arciduca Massimiliano alla coron i polacca (8 maggio 1598).1 Ma con ciò, come egli giustamente riconosceva, non erano rimossi tutti gli ostacoli, che impedivano un’alleanza con l’Austria. Anche le difficoltà che per la restaurazione cattolica della Polonia derivavano dalle condizioni di questo regno, vennero giustamente valutate da Malaspina, quantunque con tutto questo non disperasse su la possibilità di veder raggiunto col tempo il ristabilimento dell’unità della fede. Per il realizzamene» di un tal fine, egli dava al suo successore una serie di pregin oli consigli. Innanzitutto, essere dovere del nunzio incoraggiare il re nei suoi buoni propositi e mantenere l’unione tra i cattolici, acciocché questi nelle diete possano schierarsi compatti contro i loro avversari. Il nunzio, così osserva Malaspina, deve mostrarsi servo spassionato ed imparziale della Santa Sede; così più facilmente sarà in grado di mantenere la pace e l’unione fra cattolici, clero, laicato e sovrano. Se scoppiassero delle liti, allora pe rà egli tanto più facilmente compiere l’ufficio di paciere, poiché i Polacchi preferirebbero in questo caso un rappresentante della Santa Sede a qualunque loro concittadino.2 Un riassunto breve ma concettoso dell’agosto 1598, dimostra come Malaspina abbia speso tutte le sue forze in Polonia per la restaurazione della Chiesa. Come suo merito speciale si può rilevare, che egli indusse i vescovi a seguire il bell’esempio del papa visitando le loro diocesi, e tenendo sinodi diocesani, ciò che per lungo tempo era stato trascurato.3 Clemente Vili aveva favorito questi sforzi in tutte le maniere e si era preso special-mente cura della visita dei Domenicani 4 e dei Carmelitani5 po- 1 Cfr. IIikn nelle Mitteil. des ósterr. Inetti. Erg. Bd. IV 248 s. 2 * Relatione di Polonia loc. cit. 3 * « Si è indotto li ecclesiastici che a imitatione di X. S. hanno visita' diocesi, fatto li sinodi diocesani che da molte decine d'anni si era tralasciato et hora cercano di potere celebrare un concilio nazionale o provinciale » (Attimi > seguite in Polonia etc. loc. cit., Biblioteca Vaticana in Roma). Intorno alla visita del 1596 cfr. Script, rer. Poi. XV 252. Il Breve di lode al! arcivescovo di Gnesna per il sinodo provinciale del 17 luglio 1598 presso Liuìi-ner III 273 s. Clemente VII! fece grandi elogi al vescovo di Ermland in mi * Breve al re di Polonia del 26 aprile 1603, Arm. 44, t. 57, n. 104. Archivio segreto pontificio. 4 Vedi il * Breve al « Cancell. Poloniae » del 7 agosto 1593, Arm. 44, t. u. 53, A r c h i v i o segreto pontificio. 5 Vedi ibid. t. 46, n. 100 il * Breve a Sigismondo III del 10 aprile 1602- tic