220 Clemente Vili. 1592-1605. Capitolo V. Totis e Palota, ed occupò Veszprem, ma ritornò poi di nuovo all’accampamento di Giavarino. Al principio d’ottobre fu fatta un’avanzata contro Buda. Si riuscì a prendere d’assalto la bassa città, ma fu impossibile impossessarsi della città soprastante. Un nuovo tentativo intrapreso da Schwarzenberg nell’aprile seguenti1 (1599) fu altrettanto sfortunato, come la sua impresa contro Alba Beale (Székesfehérvàr).1 Il papa aveva concesso per quell’azione di armi un’imposta pagabile dal clero nei paesi di Bodolfo II;2 egli stesso dette di nuovo ragguardevoli sussidi (nel 1599 la somma di 80.000 corone). Tanto più dolorosa gli riuscì la notizia, che si stesse trattando coi Turchi intorno ad una pace. In rapporto a ciò egli scrisse il 10 agosto 1599 a Fihppo III che si doveva tentare tutto, per alleggerire all’imperatore il peso della guerra; che il danno sarebbe incalcolabile, se egli soccombesse o fosse costretto di concludere una pace sfavorevole; che egli, il papa, fin all’esaurimento dei suoi mezzi aveva prestato dei sussidi; che ora la Spagna non differisse più a lungo il suo soccorso.4 Nell’anno 1600, al cui principio il papa aveva rinnovato un tentativo per la formazione d’una nuova coalizione contro il Turco, la Santa Sede inviò all’imperatore sussidi dell’importo di 50.000 scudi ed inoltre ancora 60.000 per il pagamento dei soldati valloni e franchi.6 L’autunno apportò una perdita sensibile per la cristianità. Il 20 ottobre capitolò la fortezza di Kanizsa, la quale passava per il punto più importante al confine della Croazia con la Bosnia.7 Siccome Kanizsa distava solo sedici miglia dalla Stiria, l’Austria centrale era seriamente minacciata. Nessuna meraviglia, che ivi la notizia suscitasse il più grande spavento. Questo crebbe allorché si apprese, che i Turchi cercavano di allacciare rapporti coi protestanti dell’Austria centrale e che nell’anno seguente intendevano marciare sii Vienna.8 Anche l’Italia parve minacciata. Il papa 1 Vedi Fessler-Kleiìì IV 39 a.; IIuber IV 401 s.; Jorga, Osmaneu III 325 s. Alla conquista di Giavarino si riferiscono i « Brevi all’imperato.re e al granduca di Toscana del 18 aprile 1598 (Arm. 44, t. 42, nn. 122, 123. Archivio segreto pontificio), ed alla campagna intorno a Buda il * Breve all’arciduca Mattia del 2 gennaio 1599 (ibid. t. 43, n. 2). 2 Vedi la Lettera di Clemente Vili a Rodolfo II del 12 agosto 1598 presso Dudik, Iter Bom. II 175 s. 8 Vedi Htjrter III 108. 1 * Regi Hispan., Arm. 44, t. 43, n. 341, Archivio segreto ponti f i c io. 5 Vedi nell’Appendice Nr. 56 la * Relazione di G. C. Foresto del 19 febbraio 1600, Archivio Gonzaga in Mantova 6 Vedi IIurter III 108. 7 Vedi Hurter IV 348 s„ 357; Fessler-Klein IV 47. 8 Vedi Stieve V 551.