Le Congregazioni avanti al cardinale Madruzzo. 557 sta. Essi dissero che queste sei domande, erano evidentemente state escogitate e presentate dai Gesuiti, arrogandosi con ciò un diritto, che spettava solo ai cardinali.1 I Domenicani non poterono però tener fermo sul loro punto di vista, di non entrare in discussioni eh3 sul libro di Molina. Come sembra, chiesero anch’essi, poco dopo le domande di Bellarmino, risposta intorno ad otto punti su la dottrina della grazia e libertà.2 Ma ora si rifiutarono pure i Gesuiti a dare spiegazioni, finché Clemente Vili li obbligò a rispondere. A cinque di queste domande proposte potè venir data senz’ altro una risposta affermativa,3 ma queste cinque domande non riguardavano il punto controverso della questione, e le altre, solo in un modo incerto. Essi dichiararono più tardi, che questa era stata la vera causa, per cui essi avevano da principio rifiutato risposta.4 I Gesuiti si dettero del resto ogni premura per spiegare chiaramente la loro opinione. Quando i Domenicani si lagnavano d’una lacuna nella risposta dei loro avversari, si affrettavano questi a rimediarvi, il che facendo, però, coglievano l’occasione offertasi per accennare di nuovo alla predeterminazione fìsica, che, secondo loro, incontrava l’opposizione della Sacra Scrittura, dei concili, dei Padri della Chiesa, degli scolastici e dei filosofi, ed anzitutto di sant’Agostino e san Tommaso.5 Con questo andirivieni passò tutto l’aprile, e una specie d’impazienza s’impossessò, come sembra, dei Gesuiti, per queste infruttuose trattative. Essi proposero al Cardinal Madruzzo, onde avanzare di qualche passo, di riassumere brevemente i punti sui quali era avvenuto un qualche accordo 0 un disaccordo durante le discussioni sinora tenute.6 Madruzzo allora fece estrarre tre tesi7 dagli esposti dei Domenicani, su le quali i Gesuiti dovevano pronunciarsi nella prossima discussione; in realtà, ambedue le parti hi questa adunanza si accordarono intorno a sette punti ;8 con ciò almeno risultò chiaro che i Gesuiti non negavano la grazia 1 Eleutiierius 218; Astràin 270 ss. 2 Presso Eleutherius 218; Serry 174. Se i Domenicani abbiano presentato Per primi le loro otto domande, o se invece, ciò che è più probabile, Bellarmino ■»bbia prima esposte le sue sei viene riferito in modo diverso. Cfr. Astràin 272. 3 Ei.eutherius 218. ‘Astràin 273. 5 Ibid. 274. 6 Cfr. il memoriale dei Gesuiti presso Eleutherius 221 s; « Hactenus coraPertum est mutuis bisce responsionibus... non solum quaestionis statum m,n attingi, sed rem ipsam fieri propemodum infinitam ». etc. 7 Presso Serry 178; Eletjtherius 222. Ibid. 222 s. Intorno ad una ottava tesi, su la quale secondo un mano-M l'tto della Bibl. Angelica, non regnava alcun accordo (e diretta contro Eleu llERrtJS 223) vedi Astràin 276.