Clemente Vili. 1592-1005. Capitolo XII. di S. Maria Scala Coeli; essa era stata iniziata dal cardinale Farnese 1 Pietro Aldobrandini ne prese cura del compimento, donò l’altare maggiore e i mosaici della tribuna, i quali rappresentano la Madonna incoronata da angeli, circondata da san Bernardo ed altri santi, come pure Clemente Vili ed il fondatore inginocchiati. L’ottimo lavoro fu eseguito dal fiorentino Francesco Zucchi, dietro disegni di Giovanni de’ Vecchi.2 Il .papa si interessò tanto della fabbrica di S. Paolo alle Tre Fontane, iniziata nel febbraio 1599,3 che volle visitarla due volte nell’anno seguente.4 Clemente Vili prese vivissima parte alle scoperte che il cardinale Sfondrato, mentre da rigoroso asceta viveva solo per opere di pietà e di carità,5 aveva fatto in Trastevere durante i restauri della sua chiesa titolare di S. Cecilia.6 Ivi vennero in luce, il 20 ottobre 1599, durante i lavori presso l’altare maggiore, due sarcofagi di marmo bianco, nei quali il papa, su la base d’una iscrizione eli Pasquale I, esistente nella chiesa, suppose trovarsi le ossa di santa Cecilia e dei santi Valeriano, Tiburzio e Massimo, convertiti da questa nobile Romana e con essa martirizzati. Sfondrato fece aprire i sarcofagi in presenza di testimoni. Quando si levò il coperchio, apparve la cassa di cipresso ancora ben conservata, nella quale Pasquale I nell’821 aveva ivi fatto trasportare la martire dalle catacombe di S. Callisto. Il cardinale stesso ne fece l’apertura. Le spoglie mortali della martire vi si trovarono ancora nella stessa posizione, come vi furono messe otto secoli innanzi. Attraverso il velo di garza di seta brillava la veste della santa, ricamata in oro; ai suoi piedi si vedevano i pannolini macchiati di sangue, menzionati da Pasquale I. 11 cardinale decise di comunicare subito la scoperta al papa, che si trovava in Frascati. Ivi giunto, egli trovò Clemente Vili giacente con un forte attacco di podagra. Il papa, che avrebbe voluto subito recarsi in Roma, vi inviò il cardinale 1 Vedi presso Forcella, XII 335, l’iscrizione del 1584 nell’interno della cupola. 2 Vedi Baglione, 102, 128. 3 * « Il card. Aldobrandini rissolto di risarcire la chiesa della sua abbadia di tre fontane vi si trasferì la settimana passata con l’architetto per effectuarla ». * Avviso del 20 febbraio 1599, Urb. 1067, Biblioteca Vaticana. 4 Vedi gli * Avvisi del 12 aprile e del 18 ottobre 1600, Urb., 1068, ibid- 6 Un * Avviso del 23 luglio 1597 riferisce, che il cardinale digiuna e pr< f-a incessantemente. Così pure un * Avviso del 1° marzo 1600. Intorno alla gia»< 1 munificenza di Sfondrato vedi gli * Avvisi nell'Urb. 1065, 1067, 1068. 1< 1 Biblioteca Vaticana. .- 6 Cfr. le Relazioni di Baronio (Annales ad a. 821 n. 13 ss.) e Bosio (Ih-111 '' passionis S. Caeciliae, Romae 1600, 153 ss.), ai quali si collegano am<«' gli * Avvisi del 23 e del 30 ottobre, del 10, del 17 e del 27 novembre e a 1° dicembre 1599 ( Urb. 1067, Biblioteca Vaticana). Nell an appresso venne scoperto durante le riparazioni che aveva causato 1 inon az >