XXVIII Il barone Ludovico von Pastor. Inoltre le biografie di Augusto Eeichensperger in due volumi (1899) di Max von Gagern (1912), del proposto Francesco Kaufmann (1921), del decano del duomo di Francoforte Giambattista Heinrich (1925), ed altri brevi scritti durante la guerra, Egli aveva poi raccolto copioso materiale per una Storia del protestantesimo dalla sua origine sino ai nostri tempi, nonché un volume inedito di memorie su la sua dimora in Eoma, che riuscirà certo di un valore prezioso se verrà pubblicato. Allo stesso tempo ha curato le nuove edizioni dei volumi della Storia dei Papi dei quali i primi tre son riusciti intieramente rifatti e ingranditi. Pastor quindi oltre che un gran dotto è stato un grande lavoratore. Nessuno storico, dopo Barite, ha indagato tanti archivi come lui. Da 230 città e luoghi d’Europa (Germania, Austria, Italia, Ungheria, Cecoslovacchia, Jugoslavia, Polonia, Francia, Inghilterra, Spagna, Svizzera, Belgio, Olanda, Grecia, Svezia, Danimarca, Russia), egli ha tratto le pietre per costruire la sua opera monumentale. Come indagatore di archivio era noto in tutto il mondo. Qual meraviglia quindi che egli fosse anche ovunque sommamente onorato1? Leone XIII ebbe per questo dotto la più alta stima: Pio X lo amò come un figlio, e Pastor si diceva obbligato a lui, come ho narrato, se aveva conservato la vista. Benedetto XY ne era ammiratore; l’attuale pontefice Pio XI, egli stesso cultore della storia, espresse al Pastor la sua ammirazione e benevolenza nel Breve che gli inviò nella solenne tornata festiva tenuta nella sala dell’Ospizio Teutonico di S. Maria del-l’Anima, in occasione del settantesimo genetliaco del grande storico. Ivi, alla presenza dei due Segretari di Stato degli ultimi tre papi, Em.i cardinali E. Merry del Val e P. Gasparri, nonché del fiore del clero e laicato romano, volle Sua Santità che gli fosse consegnata dal suo Segretario di Stato una medaglia d’oro fatta coniare per quella circostanza, unita ad un Breve che fu letto dallo stesso Eminentissimo. In riconoscenza delle sue benemerenze scientifiche anche l’imperatore di Austria, Francesco Giuseppe, volle esternare a lui la sua gratitudine e nel 1899 lo nominava Consigliere Aulico (Hofrat), nel 1901 affidava a lui la direzione dell’istituto austriaco per gli studi storici in Eoma, più tardi lo ascriveva alla nobiltà austriaca e nel 1908 (2 dicembre), in occasione 'del suo giubileo imperiale, gli conferiva1 il titolo ereditario di Barone. Pastor era dottore in filosofia e teologia, professore di storia moderna all’Università di Innsbruck, direttore dell’istituto storico austriaco, membro del Comitato direttivo delle due celebri società scientifiche cattoliche tedesche Górresgesellschajt e Leogesellschajt: membro delle Accademie scientifiche di Vienna, Monaco, Eoma, Firenze, Venezia, Parigi, Madrid, Stoccolma, Bruxelles, Budapest, Praga, Zagabria, Cracovia e Columbia (in America): dottore ad honorem delle Università di Breslau e Lovanio, Cavaliere pontificio dell’Ordine dello Sperone d’Oro, nonché munito di numerosissime decorazioni di ogni parte del mondo.