Documenti inediti e comunicazioni d’archivio. N. 32-33, a. 1564. 727 primavera 1595 Aldobrandini deve diventare generale delle truppe pontificie in Ungheria. «Appresso tutto questo si va scoprendo ogni dì più l’amore tanto del Papa verso li nepoti1 tanto che per commune giuditio è fatto hormai di carne affatto et non vi sarà cosa che non ottengano. Cinzio Aldobrandini » è abbandonato, tutta l’influenza è passata ogn’ora più nelle mani « di questi altri Aldobrandini... ». Orig. Archivio Gonzaga in Mantova. 32b. Annibaie Chieppio al duca di Mantova.2 Roma, 22 dicembre 1594. «... È opinione comune, la quale tuttavia s’accresce, che il Papa voglia assolvere Navarca, ma che vorrebbe farlo con quella maggior soddisfattone del re di Spagna che sia possibile, onde molti hanno pigliato congettura che anche questo negotio sarà incaricato, comesi crede senz’altro almeno per reputatione, al s' Giov. Francesco. Al fine di questo mese si aspetta mons' di Peron, si come mons' Serafino mi ha accertato et all’hora si scoprirà più intimamente l’anima di S. Su circa ciò venendosene egli come si sa per trattare quest’asso-lutione, non parendo che per adesso gli Spagnoli si oppongano direttamente al Papa che Navarra non sia assoluto, ma premano più tosto nella dilatatione guadagnando voti ai card1 segretamente per tutto quello che occorrerà trattarsi in concistoro et per via d’insinuatione persuadendo, vanno mostrando le forze ch’essi hanno per nutrire una perpetua guerra in Francia, et i mali effetti che possano seguire alla giornata dell’assolutione di detto re. .. » Orig. Archivio Gonzaga in Mantova. 33. Papa Clemente Vili all’imperatore Rodolfo.3 Roma, 20 maggio 1595. «Rodulpho Imperatori electo. «... Quae ad Nos Maiestas Tua . . Praeterea arbitramur Maiesta-tem Tuam iam audisse quam indigna et calumniosa scriptio contra eundem Nuntium Nostrum Apostolicum ad eius ianuam ante paucos dies fuerit proiecta. Hi nimirum sunt fructus, qui ex haereticis ministris colliguntur, qui, non minus Tibi quam Deo infideles, nihil aliud cogi-tant et moliuntur, quam et ea impediant, perturbent, retardent, quibus Dei gloria et nominis Tui amplitudo et dignitas augetur. Quare, quod saepe ex vehementi erga Te amoris affectu et divini honoris zelo egimus, nunc quoque Te summopere hortamur, ut eiusmodi fallax et infidum hominum genus a publica administratione et intimis negociis remo- * La parte in carattere largo è cifrata. 2 Cfr. sopra p. 82, 83. 3 Cfr. sopra p. 275.