Missionari carmelitani in Persia, i Gesuiti in Abissinia. 499 ¡1 re di Spagna, Filippo III 1 Dopo che questi ebbe acconsentito, vennero inviati nel febbraio 1601 due portoghesi, il menzionato Francesco da Costa e Diego de Miranda, che già prima erano' stati in Persia, dando loro una lettera pontificia per lo scià.2 Le istruzioni date loro riguardavano naturalmente la comune guerra col Turco, ma ponevano la questione religiosa in prima linea. Costa doveva studiarsi di spiegare allo scià, la verità della dottrina cattolica ed invitarlo ad entrare nella Chiesa, al quale intento si credette di poter contare sull’aiuto della regina. Se lo scià non avesse voluto convertirsi alla fede cristiana, allora dovrebbero gli inviati tentare almeno di ottenere da lui il permesso per la libera predicazione e per l’esercizio della religione cristiana, la quale ammette persino ¡1 sultano dei Turchi nel suo regno.3 Mentre Costa e Miranda si trovavano in viaggio, giunsero in Roma, il 5 aprile 1601, i due inviati dello scià.4 Essi portavano delle buone nuove, tanto riguardo alla partecipazione del loro sovrano alla guerra contro i Turchi, quanto al permesso della missione cristiana in Persia. Clemente VIII ringraziò lo scià il 2 maggio 1603, alludendo all’azione sua e a quella dello scià contro i Turchi, ed annunziandogli l’invio di missionari in Persia.5 Allorquando nel 1602 Filippo III inviò tre frati agostiniani in Persia per promuovervi la guerra contro il Turco,6 Clemente Vili rivolse grande attenzione a quelle missioni.7 Gli agostiniani inviati dal re di Spagna, oltre a suscitare direttamente l’interesse per la guerra contro i Turchi, cercarono pure di adoperarsi per la diffusione del cristianesimo. Il papa mandò in loro appoggio nell’estate 1604 sei membri della Congregazione italiana dei carmelitani riformati, istituita da pochi anni. Tra essi si trovavano tre degli uomini più valenti di questo Ordine: Paolo di Gesù Maria, Giovanni di 8. Eliseo e Vincenzo di S. Francesco.8 Le lettere loro consegnate 1 * Breve del 4 settembre 1600 (Archivio segreto pontifi-c i o), nell’Appendice n. 62. Una lettera dalla Persia al Generale degli Agostiniani del 24 maggio 1599 (presso Làmmer, Zur Kirchengetsch. 94) riferisce ugualmente intorno ai sentimenti favorevoli dello scià. V edi la * Lettera allo scià del 24 febbraio 1601 (Archivio segreto Pontificio) nell’Appendice d. 67. 3 Làmmer, Melet. 452 s. ' Vedi Orbaan, Documenti 8. 5 Cfr. più sopra p. 221. ( * Breve allo scià del 2 maggio 1601, Archivio segreto po n t i f i c i o , nell’Appendice n. 69). * Vedi Phtlipfson, Heinrich IV. voi. I, 276 s. e Meyer, Nuntiatur-t’rrichte 186. Vedi le * Lettere orig. di C. Aldobrandini all’arcivesc. di Siponto nunzio ‘n ‘ Pa?na, in data 1603 agosto 28, novembre 7 e 14, Archivio Aldo-r a Udini in Roma t. 287. . Vedi Dict. de tkéól. II 1783. Cfr. * Avviso del 24 luglio 1604, Urb. 1072, ’ ‘ 1 i o t e c a Vaticana, e la * Relazione di Giov. Batt. Thesis del 26