Documenti inediti e comunicazioni d’archivio. N. 24-25 a. 1594. 721 «Interea si in tractatione pacis cum Moscis ad opem et auxilium Polonorum recurrerint Sueci, quod facturi videntur, denegabitur illis omnino, nisi prius liberum atque publicum religionis exercitium se inter regnum admissuros spoponderint. Curabimus etiam summo studio et contentione, ut nemo ad regni administrationem admittatur, qui non prius sancte receperit se permissurum introduci religionis nostrae exercitium. Iuvenes praeterea aliquot e nobilitate melioris spei e regno emittemus, ut in pura fide edueentur ad cath. religionis messem, quam aliquando uberem et copiosam speramus; iis vero qui iam hie sunt cattolici, non modo praesidio erimus, sed etiam auxilio, ut nihil ad convenientem vitae sustentationem desiderare possint; dedimus iam illis assicurationem religionis catholicae, cuius exemplar Su Y“e misi-mus una cum exemplari protestationis, quam contra haereticos feci-mus. » - Egli si raccomanda al Papa. Orig. Archivio Doria in Eoma. 25. Germanico Malaspina al cardinale Cinzio Aldobrandini.1 Upsala 8 marzo 1594.2 « Hanno finalmente li heretici estorto da S. M“ l’assicuratione intorno al negotio della religione, et è cosi impia et esorbitante, come V. S. ili..... vederà dalla copia di essa segnata con la lettera A, che, se bene è poi seguita la coronatione, et che perciò molti giudicando che sia stabilito il dominio politico, stimano assai che per mezzo di essa coronatione si siano rotti li disegni che con le antecedenti mie insinuai a V. S. ili'"“, del duca Carlo et delli senatori; et tengono per fermo che non vi era altro modo, si per evitare la libidine del dominare dell’uno e dell’altri, come anco per assicurare questo regno in persona cattolica; et si persuadeno che confirmato che sarà l’imperio di questa Maestà, sia per essere la sollevatane del Cattolicismo tanto maggiare quanto hora è stata tal oppressione e tanto maggiore il resentimento di questo Seren’"“ contro li heretici quanto è stata maggior la violenza '■ per conseguenza l’ingiuria; et che puoco si è potuto perdere dove niente si può, et sia per aportare notabile sollevamento all’affetto et turbolento stato della Christianità. Tuttavia havendo S. M1 fatta un’attione, della quale non se ne può adurre essempio alcuno, et essendo però stato lo scandalo grande et il pregiuditio della nostra santa religione non inferiore, pare a me che Sua Mli non possa restar sicura di non haver irritata l’ira et indignatione di Dio contro di se et che essendo illeciti et condennati li mezzi tenuti per assicurarsi del poli-,iC0> sia per essere puoco stabile et durabile un dominio confirmato di questa maniera, et che, havendo levata l’anima al corpo, sia per ''‘stare un cadavere fetente et sottoposto a corruttione. . . ». Segue una minuta esposizione degli avvenimenti, che portarono “ (lUesta conseguenza: il punto principale dice: ! Sfr‘. s°Pra P- 371. 372, 373. Decifrato il 20 aprile. 1AST0R- Storia dei Papi. XI. 46