302 Clemente Vili. 1592-1905. Capitolo VI. vescovo di Sitten, Ildebrando I von Riedmatten (1565-1604), il quale già nel 1592 era stato richiamato da Clementè Vili all’adem-pimento del suo dovere pastorale.1 Benché la difesa contro il protestantesimo costituisse una questione d’esistenza per la sede vescovile, Ildebrando I, nella sua bontà, non si potè decidere ad una ri-so-luta difesa dei cattolici. Ripetutamente lo esortarono i cantimi cattolici ad una vigilanza maggiore, ma invano. Le prescrizioni contro i protestanti decretate nell’autunno 1592 rimasero sulla carta, la riforma tanto necessaria del clero non venne effettuata.2 Ai protestanti Vallesi fu di grande aiuto la politica frane -se, la quale vide nella loro terra, così importante per i suoi passi l i-pini, il mezzo per dividere la Savoia dalla Milano spagnuola. Un nuovo pericolo per la causa cattolica sorse con le trattative cominciate nel 1597 per una alleanza del cantone di Val-lesia colla repubblica federale delle tre federazioni della Rezia, la cui maggioranza apparteneva alla confessione riformata. Mentre il buon vescovo di Sitten, ingannato dai protestanti che lo circondavano, non vi avvertì nulla di male, i cantoni cattolici riconobbero il pericolo. Essi non mancarono di metterlo in guardia.3 Nel maggio 1600 gli ricordarono con parole insistenti la loro antica amicizia colla Yallesia, e l’alleanza che avevano firmata nel 1529 col vescovo e col cantone di Yallesia per la protezione dell’antica fede.4 Ma tutte le rimostranze dei « più vecchi e benemeriti confederati» della Yallesia non furono da lui ascoltate; il 5 agosto 1600 essi tesero la mano ai Rezi per un’alleanza perenne. Un peggioramento ulteriore si ebbe nell’autunno 1602 per l’alleanza conclusa tra Berna e la confederazione della Rezia.5 I cantoni cattolici temettero ora di venire accerchiati e schiacciati. Il nunzio Della Torre condivise la loro apprensione, osservando già nell’aprile 1602 che con questi raggiri non si mirava ad altro, che a sopprimere i due vescovadi di Sitten e di Chur, ed alla completa distruzione della religione cattolica.6 Nel giusto riconoscimento, che alla decadenza della causa cattolica nella Yallesia non poteva portarsi altro riparo che con una radicale riforma del clero, i cantoni cattolici già nel maggio 1600 avevano fatto rimostranza insistente al vescovo di Sitten, per la sua debolezza di fronte agli eccessi del clero demoralizzato ed alla propaganda protestante. Essi consigliarono con insistenza ili chiamare dei Cappuccini e dei Gesuiti per creare condizioni 1 Vedi Quellen z. schweizer. Gesch. XXI 444 s. 2 Vedi Grüter loc. cit. 32 s. 3 Vedi Grüter 43 s. 4 Vedi Abschiede V 1, 534. 5 Vedi Grüter 56 s., 64. 6 Vedi Abschiede V 1, 532.