276 Clemente Vili. 1592-1605. Capitolo VI. vennero ristabilite anche nelle campagne, e più. tardi anche nelle città, le pratiche della religione cattolica, sebbene in principio solo esteriormente.1 Il papa che il 17 maggio 1597 aveva invitato l’imperatore ad allontanare i protestanti dagli uffici, indirizzò a lui il 13 febbraio 1599 un breve di lode per il suo contegno verso i miscredenti di Linz.2 Di somma importanza fu il cambiamento che avvenne nell’estate 1599 alla corte imperiale in Praga. I tentativi di Speciani, nunzio di quella città, fatti per rovesciare il vicecancelliere Zelinsky, ostile ai cattolici, e per la riabilitazione del cattolico Giorgio Lobkovie erano falliti, e dopo la morte di Giorgio Martinic, Zelinsky ebbe la camera boema tutta in suo potere.3 Di fronte a questa pericolosa situazione decise Clemente Vili, nell’estate 1597, di sostituire Speciani con Ferrante Farnese, vescovo di Parma.1 Però non a questi, ma solo al suo successore Filippo Spinelli riuscì di dare un’altra piega alla situazione in Praga. Spinelli, discendente da una nobile famiglia napoletana, riuniva in sè l’abilità del diplomatico e l’esattezza del burocratico. Egli stava nei più stretti rapporti col potentissimo Pietro Aldobrandini, ma seppe pure tenersi in buon accordo con Cinzio Aldobrandini, cui era sottoposta la nunziatura imperiale.5 Spinelli seppe ben presto adattarsi alla vita di Praga, ove era giunto il 29 ottobre 1598. Già, durante il suo viaggio verso la Boemia, si era adoperato con zelo e successo per la restaurazione cattolica in Salisburgo, Passavia, Linz e Vienna. Sull’importante sede vescovile di Olmiitz, gli riuscì portare Francesco von Dietrichstein, un uomo di rigorosi sentimenti ecclesiastici. 6 I massimi risultati furono raggiunti da Spinelli in Praga stessa. In pochi mesi gli riuscì rovesciare Zelinsky e ad ottenere che i posti più importanti venissero occupati dai cattolici. Zdenko Popel di Lobkowic fu fatto cancelliere. Un ulteriore risultato delle rimostranze di Spinelli fu l’allontanamento parziale degli acattolici boemi dalla camera della Boemia, e l’aver portato la lVedi Czerny, Der zweite Bauernaufstand in Oberösterreich 1595-159i, Linz 1890. Cfr. Stieve V 311 s., Huber IV 297. 2 Vedi Archiv f. österr. Gesch. XV 196 s. Il cardinale Caetani si era mira-vigliato nel 1596, nel suo viaggio di legazione in Polonia, della diffusione (l' I protestantismo, specialmente in Linz; cfr. il * Diario di Mucanzio, B i b 1 i n-teca Vaticana, menzionato più sotto Cap. Vili. Steiniiuber 13 4ob n. 3; Zöciibaur, Ein röm. Beisebericht aus dem Jahre 1596, nelVArchiv /■ Gesch. der Diözese Linz V 75 s. 3 Vedi Stlockal, Papezkä Politika 245 s. 4 Vedi il * Breve a Rodolfo II del 20 giugno 1597, Arm. 44, t. 41, n. I ’1'-L’istruzione per F. Farnese in Nunz. div. 239 pag. 280 s., Archivio s e g r e-to pontificio. 5 Vedi Stloukal 88 s., 246. c Vedi ibid. 103 s., 247.