Difficoltà di Sigismondo in Svezia. 389 Niella risposta del gennaio 1594 fatta al Consiglio, espresse Sigismondo il suo stupore che gli si volessero imporre delle condizioni per la sua incoronazione, accennando alla differenza tra un regno ereditario ed uno elettivo. Egli era re ereditario d’un regno, il quale professava però una religione diversa dalla sua; egli intendeva di lasciare i protestanti indisturbati purché prima gli avessero dichiarato, quale libertà intendevano accordare ai cattolici suoi correligionari.1 La decisione doveva venir presa al principio del febbraio 1594 quando il re si sarebbe recato ad Upsala, ove erano riuniti gli Stati, per celebrare allo stesso tempo i funerali di Giovanni III e Pincoronazione di re Sigismondo. Poiché questa circostanza poteva, venir sfruttata ad estorcere le concessioni richieste, Malaspina consigliò al re di rimandare tale cerimonia, del resto non assolutamente necessaria per un re ereditario, come l’avevano pure fatto più volte gli antecessori di Sigismondo. Il re fece notare però la diversità della sua situazione, che lo costringeva a ritornare in Polonia.2 All’incoronazione intervenne anche il duca Carlo, ma non come Sigismondo, con una semplice guardia del corpo, ma con un seguito di 3000 armati a piedi e a cavallo.3 Questo [accrebbe il coraggio dei protestanti. Essi avevano richiesto che il nunzio pontificio Malaspina [non si presentasse in Upsala. Sigismondo rimase fermo a questo riguardo, malgrado le pressioni violenti. Di fronte all’atteggiamento minaccioso dei protestanti, egli dette a Malaspina una scorta armata.4 Durante i funerali di suo padre nel duomo di Upsala, Sigismondo cercò di conservare, per quanto gli fu possibile, la sua posizione di cattolico. Dovette però tollerare che l'arcivescovo Angermann tenesse dal pulpito un elogio funebre, nel quale non mancarono puntate contro l’antica Chiesa. Dopo di eio realmente un cattolico tenne un discorso latino, ma non dal 1 Vedi Geiyer II 279. 2 » * Non lasciò il Nuntio di raccordare al Ee che se egli pur temeva com’era 'la temersi che i suoi sudditi con coronarlo volessero farlo servire a loro disho-l|f-u voleri, potrebbe per non ricevere con questa corona questa servitù diffe-rirla ad altro tempo non essendo la coronatione a principe hereditario e giurato l o"ie lui fuorché un atto più di cerimonia che di sostanza, e che Gustavo istesso '■Ho avo dopo l’elettione era stato quattro anni à coronarsi, et Arrigo suo zio e ''¡"vanni suo padre l’havevano pur differita molto tempo, amministrando tuttavia ogni cosa con assoluta autorità. Eeplicava il Re, che a quelli che do-'•‘■ano continuare la stanza nel regno era stata facil cosa, ma che a lui che dovea Partirne sarebbe molto difficile a conservarsi Re senza la corona». * Ragguaglio toc. cit. 543. 3 Vedi Geiyee II 279. Vedi la * Relazione di Malaspina al Cardinal 0. Aldobrandini, in data Stoccolma 1594, febbraio 8, Borghese III 91 b, Archivio segreto Pontificio