29 madama Deslioulières non avesse vivuto, donde avrebbe questa ritratte le ispirazioni che illu-straron la sua memoria ? La signora di Lesdi-guières rizzò al suo gatto un monumento che si fa distinguere per semplicità ed eleganza. Per Montaigne era un vero diletto lo studiare i fatti del suo gatto, e Colbert aveva sempre alcuni gattucci che gli scherzavano intorno perfino nel suo stesso gabinetto donde uscirono tanti istituti utili e grandi. Un gatto consolava pure la solitudine del Tasso nella torre di s. Anna, e tutti conoscono •il bel sonetto, nel quale egli domanda ad esso •i suoi occhi lucenti che vedevano nelle tenebre. Chi non conobbe qui a Venezia il celebre abate Zugno, celebre non meno per la sua dottrina nelle scienze fisiche, e per la sua traduzione del Bercastel, che per la numerosa famiglia de' suoi gatti, taciti testimoni! e compagni • de’ suoi studii e delle sue dotte vigilie. Bayle ricorda il testamento d’una tale Du-puy che lasciò in testamento al suo gatto un’ amena casa in Parigi ed un’altra in campagna, aggiungendovi una rendita più che sufficiente per sodisfare a’suoi bisogni e a’suoi gusti; mentre in pari tempo lasciava generosi legati a varie persone perch’ elleno tenessero conto delle rendi 1 V