Necessità economiche dello Stato Pontifìcio. 589 L’intenzione del papa era sempre ottima, così rilevasi da una reazione di Eoma del 3 ottobre 1594.1 Se egli malgrado ciò non otteneva che poco successo, ne furon causa le strane condizioni dello Stato Pontificio. L’indipendenza dei baroni e dei comuni creò ivi al governo centrale un’opposizione tale, che neanche un papa così energico come Sisto V era stato in grado di domare oltre un breve tempo.2 Sfavorevoli per Eoma erano anzitutto le condizioni della campagna romana, dalla quale non giungeva che pochissimo grano nella Città Eterna. L’agricoltura non era ivi ancora del tutto sparita, ma l’avidità di guadagno dei latifondisti, unita al carattere della coltivazione senza un ceto stabile di affittuari, fecero sì che la terra coltivabile passasse sempre più alla pastorizia.8 Anche Clemente Vili, ugualmente come i suoi predecessori, cercò di provvedere all’approvvigionamento di Eoma mediante una rigorosa vigilanza e mediante severe proibizioni di esportazione. Una constituzione del 13 settembre 1597 vietava qualsiasi esportazione, senza un permesso speciale della Camera o dell’Annona-ria; essa vietò inoltre di immagazzinare il grano in magazzini privati e di impedire il libero trasporto in Eoma. In questo documento il papa censura con aspre parole le mene degli speculatori, i quali, colla loro abbominevole usura, alzavano i prezzi del grano. Egli minacciò i baroni e gli altri grandi che accumulavano il grano, e proibì loro di acquistarne una quantità maggiore del proprio bisogno domestico per un anno.4 Giurato avversario degli incettatori del grano si dimostra il papa nella sua constituzione del 4 dicembre 1604, la quale conferma la celebre bolla di Sisto IV del 1° marzo 1476 e simili ordini di Giulio II, Clemente VII e Pio V5 per l’incremento dell’agricoltura nella campagna. Egli concesse in questa constituzione la libera esportazione d’un quarto della raccolta, nel caso che il prezzo del grano sul mercato di Eoma non superi i 60 giulii per rubbio ; concesse ai vassalli dei baroni di coltivare 1 Vedi 1’ * Avviso del 5 ottobre 1594, il quale aggiunge che il papa « quasi vorrebbe potersi transformare in forma del grano istesso per fare abondanza ». irò. 1062, Biblioteca Vaticana. 2 Giudizio di H. Sieveking in I. Wolfs, Zeitschriftf. Sozialwissenschajt II, Berlino 1899, 470. 3 Vedi Paruta, Relazione 389 s. Un quadro più favorevole delle condizioni della Campagna è tracciato nella * Nota della entrata di molti signori e chi Romani, dalla quale Ranke (III 6 109) cita alcuni passi senza però indicare dove si trovi questa relazione. Io l’ho cercata invano nelle biblioteche romane. 1 Intorno all’annona vedi ancora Reumont III 2, 648 s. "\edi Bull. X 373 s.; Benigni, Getreìdepolitik 45; Cupis 211 s. “ Cfr. la presente opera, voi. II 617; III 552; IV 518; Vili 75.