XXIII. Del Clero e di alcuni benefici istituti di Venezia. Abbiamo piti volte nel nostro foglio annunziato come le idee d’ordine e di religione si ricompongano in Francia, siccome può vedersi, fra le altre, nelle nostre gazzette del 28 aprile, e 9 luglio. Di questa verità si ha ora una nuova pruova in un bell’ articolo sul clero pubblicalo in una delle opere più liberali che sieno a questi giorni uscite da’torchi francesi, e che noi tradurremo quasi a compenso del dolore di cui ne’buoni sono cagione le ferite che la religione riceve ora in Ispagna, e di cui sì spesso dobbiamo occuparci. L’autore di quest’opera riconosce la cultura europea dal clero. Il clero, egli dice, ha fatto l’Europa moderna.Istituito per insegnare la religione, ebbe per ciò stesso tutta l’autorità sui popoli e sui governi. Nei quattro primi secoli in cui tutto il mondo si discioglieva per ricomporsi, il clero fu come il nodo della umana società. In mezzo ai conflitti del potere ed alle rivoluzioni degl’impcrii, i quali incerte rendevano tutte le idee di comando e obbedienza, il clero immobile rimase iu mezzo a tante ruine con la sua cri-