678 Clemente Vili. 1592-1605. Capitolo XII. dragone, ma i lavori per la costruzione d’una villa propria erano già iniziati. Quest’idea si era presentata per la prima volta nell’anno 1592 1 L’esecuzione venne facilitata quando nel 1598 toccò alla Camera Apostolica l’eredità di monsignore Paolo Capranica. Dai possessi di questi ricevette il papa una piccola villa, chiamata Belvedere per il suo magnifico panorama, e situata ad ovest di Frascati. In compenso dell’opera svolta da Pietro Aldobrandini nell’acquisto di Ferrara, ne venne assegnato a lui, il 16 ottobre, il possesso con tutto l’arredamento, tra il quale numerose pitture ed alcune statue.2 Acciocché il papa potesse abitare la villa era necessario ricostruirla. Giacomo della Porta ne fece la pianta; questa doveva essere l’ultima opera di quell’architetto, del quale Clemente Vili si era a preferenza servito.3 Il 4 settembre 1602, il cardinale si era recato insieme al celebre architetto a vedere i lavori, ma al ritorno Giacomo fu colpito da un attacco apoplettico, che gli cagionò la morte.4 Solo nel settembre 1604 la costruzione, proseguita da Carlo Maderno, giunse al punto che il papa vi potesse dimorare.6 La villa Aldobrandini, già decantata dai poeti contemporanei,6 gode ancora oggi, benché alcune delle sue bellezze sieno andate 1 Vedi l'Avviso del 30 settembre 1592 presso Grossi-Gondi 222. 2 Vedi « * Istrumento pubblico della donazione della villa di Belvedere, case, mobili e altri beni esistenti della villa fatto da Mgr. Tesoriere di ordino di Clemente VIII al card. Pietro Aldobrandini per gli atti di Lodovico Martini, not. di Camera », in data Ferrara 1598, ottobre 16. Ivi è citato il * Chirografo in data (nel nostro Castello di Ferrara, 1598, ottobre 14), nel quale è detto: «Sabbiamo deliberato di donare al card. Pie tro. Aldobrandini la villa detta Belvedere posta nel territorio della nostra città di Frascati compreso nello spoglio di detto Mons. Paolo Capranica ». Archivio Aldobrandini in Roma. Ibid. n. 3: « * Istrumenti del possesso preso di villa Belvedere dal card. P. Aldobrandini unitamente all’inventario dei mobili di essa, 5 novembre 1598; * Breve di Clemente Vili al card. P. Aldobrandini confirmatorio dt'l-l’istrumento della donazione delle villa Aldobrandini », in data Roma ap. s. Marcum, 1601, settembre 28 (orig.). 3 Vedi Baglione 82. 4 Vedi la Relazione presso Grossi-Gondi 229. Cfr. Baglione 82 < 1 Orbaan, Rome onder Clemens Vili, p. 59 ss. 6 Vedi la Relazione presso Grossi-Gondi 81; Tomassetti l\ 456s. J'> vannoni nella sua dissertazione, del resto così preziosa, (in L’Arte, XVI [ 81 ss.) traspone la morte di Giacomo erroneamente all’anno 1804. 8 Le più conosciute sono le poesie di Ciamboli (vedi Bellori, Seicento, .r e di Marmi (stampate nel Propugnatore N.S.I., 5-6 [1888]. Cfr. , nell’Anz. /. román. Sprachen N. S. I [1889] 433 e Borzelli, Marini, ^ come pure la descrizione minuziosa di tutte le bellezze della villa “a l*‘l ^ di Alessandro Donati S. I. nel suo Tusculanum Aldobrandinum (Carmina. Romae, 1625, 319-370).