100 Clemente Vili. 1592-1605. Capitolo II. stabilì il 17 settembre per la proclamazione dell’atto dell’assoluzione solenne.1 Allorché, il sabato 16 settembre, Sessa ebbe la sua consueta udienza settimanale presso il papa, egli si lagnò della imminente assoluzione del nemico del suo re. Clemente rispose, ch’egli si era deciso a quest’atto dopo profondissima riflessione, poiché era il suo dovere d’impedire l’apostasia della Francia. Dopo di ciò dichiarò Sessa al papa, con sommo stupore di questi,2 ch’egli doveva presentare protesta dinanzi a tre testimoni, non contro l’assoluzione, ma solo perchè, dal riconoscimento di Enrico quale re di Navarra e duca di Bretagna, risultava un usurpamento dei diritti del re di Spagna. Dopo la lettura della protesta Clemente non osservò altro che: «Noi l’abbiamo intesa»,3 ed ordinò di stendere una relativa bolla.4 Il 17 settembre di domenica, una gran folla di gente gremì fin dal primo mattino la piazza di S. Pietro, come pure tutte le scale e i cortili del Vaticano.6 All’ora prefissa vi si trovarono trentaquat- stà et della s. Chiesa cattolica, prima che pronunci tal parole per tal causa, mi faccia non solo secare la lingua, ma morire ancora ( TJrb. 1063, Biblioteca Vaticana). Un * Avviso del 9 settembre 1595 riferisce, che il papa era andato il giorno precedente (Natività di Maria) scalzo al Laterano ed alla Scala Santa (loc. oit.). Cfr. Paruta, Dispacci III 283. Clemente Vili fece il 10 settembre il pellegrinaggio alle sette chiese, il 12 settembre visitò la chiesa della Minerva e S. Maria dell’Anima, anche questa volta scalzo; v. * Avvisi del 13 e 16 settembre 1595, loc. cit. Un * Avviso del 2 settembre riferisce: N. S. vuole che « ad perpetuam rei memoriam » si riponga una cronica in castello S. Angelo di tutte queste dimande di Navarra. Urb. 1063, Biblioteca Vaticana. 1 Nel 2 voi. delle * Annotazioni di Fr. Peña, loc. cit., Archivio segreto pontificio, è contenuta la * Cédula d’invito che fu trasmessa il 16 settembre “paulo post meridiem per cursores” ai cardinali e prelati. 2 « Nihil tale cogitanti de improviso intimavit», dice Fr. Peña nel 2 voi. delle sue * Annotazioni, loc. cit., Archivio segreto pontificio. Ivi è pure il testo della protesta. 3 Vedi Niccolini presso Des jar din s V 273. 4 Essa è in data, 16 settembre 1596, e conservata nell’J-rm. 44, t. 49, p. 252>\ Archivio segreto pontificio. 5 Intorno alla cerimonia dell’assoluzione d’Enrico IV, che Ranke trasporta ancora nella nuova edizione dei suoi Pàpste (II, 168) erroneamente al 17 dicembre, cfr. * Diarium P. Alaleonis (Barb. 2815, Biblioteca Vati-c a n a), il quale comincia la sua descrizione con le parole che in origine caratterizzarono l’intenzione della Curia, ma non corrispondono affatto al fatto: «Papa sub porticu S. Petri benedixit et absolvit Henricum IV et illum habi-litavit ad regnum Galliae et sic regem christianissimum stabilivit et nomina-vit», stampato presso Làmmer, Analecta 148 s. Vedi inoltre la Tielatìone d. reconciliatione, assolutione et benedittione del s. Henrico IV fatta dalla S. di JSÍ. 8. Clemente VIII nel portico di 8. Pietro domenica alli 17 di settembre 1595, racc. da CI. P. Mugante, Viterbo 1595 (esemplare nell’ A r c h i v i o A ldo brandini in Roma); Muzio Piacentini, Felicissima benedizione di. . . Enrico IV fatta da N. S. demerite Vili, Ferrara 1595; Lettres