Giordano Bruno è deferito all’inquisizione veneziana. 471 cristianesimo ed il suo divin fondatore, la quale apparve sotto il titolo «Asino di Cyllene», dice che gli ebrei sono stati «sempre una nazione spregevole, schiava, interessata, misantropa ributtante a tutte le altre razze, e sprezzata con pieno diritto a.1 Allorquando Mauvissière venne nel 1585 richiamato dal suo posto in Londra, Giordano Bruno lo accompagnò a Parigi, ove egli si .scagliò di nuovo contro Aristotile.2 Quest’uomo incostante si recò allora in Germania cercando in non meno di otto città tedesche la sua fortuna senza trovare, però in nessuna di quelle, requie definitiva. In Marburgo gli venne negato il permesso di tenere delle lezioni pubbliche, ciò che irritò il filosofo a tal punto, che egli insultò sfacciatamente il rettore dell’università nella sua propria casa. In Halberstadt col suo contegno avverso ad ogni religione positiva suscitò tale uno scandalo, che il superintendente generale Mebes avvertì dal pulpito di schivare il contatto di « questo lupo ed assassino delle anime ».3 Da Vittenberga, ove egli esaltò Lutero come il nuovo Ercole, e ove piacquero i suoi attacchi contro il lupo » romano,-fu scacciato nel 1588 dai calvinisti. In Francoforte sul Meno sorvegliò Bruno nel 1591 la stampa di tre poesie didattiche latine, importanti per le sue opinioni filosofiche; ma nello stesso anno ancora egli accettò l’invito di recarsi in Venezia fattogli da Giovanni Mocenigo, il quale stava in rapporti d’amicizia con il suo editore. Questi volle imparare da Bruno l’arte mnemonica e il modo d’indovinare i pensieri, annunziata già nel secolo xni da Raimondo Lullo, e del cui perfezionamento Bruno si era occupato durante tutta la sua vita. Ora, sia che il gentiluomo veneziano si sia creduto ingannato a questo riguardo da Bruno, o sia che egli sentisse dei rimorsi per aver albergato un eretico, o che 1 interesse troppo vivace del filosofo per la sua bella moglie dentasse in lui gelosia,4 sta di fatto, che il discepolo nel maggio 1592 consegnò il suo maestro nelle mani dell’inquisizione veneziana. venivano considerate. Similmente il professore protestante Van deb Wyck nel periodico De Gids 1890, 342, giudica che il monumento in Roma non è stato eretto a Giordano Bruno per la sua scienza, ma perchè il filosofo disprezzava il ' ristianesimo: « Het monument will een kaakslag aan het pausdom zijn ». Ur. anche Zabughin il quale giudica (loc. cit.): « Nessuno al mondo fu meno libero pensatore di quest’uomo [G. Bruno! che l’infinita beozia dei politicanti innalzò a simbolo sovrano del così detto libero pensiero ». 1 Vedi Wyck loc. cit. 2 Vedi le nuove comunicazioni di Auvkay: G. Bruno à Paris, Parigi 1901. Cfr- Tocco nella N. Antologia XXXVII (1902), settembre. 3 <'fr. quanto dice Fu. Koldewey (Braunschw. Magazin, Wolfenbiittel 1 intorno ai precedenti biografi. ' l i:. Albanese (L'Inquisizione religiosa nella repubblica di Venezia, con oc-io«, orig. Venezia 1875) cerca di render credibile quest’ultima opinione; vi congiunge la circostanza, che lo scritto d’accusa contro Bruno conte-