Ferrara ricuperata da Clemente Vili. 607 sin ora avevano spesso ostacolato gli interessi del loro alto signore. Questo fu d’un’importanza sostanziale1 per la posizione politica e per la libertà d’azione della Santa Sede. Ritornato in Roma, Clemente Vili fece celebrare una Messa (li ringraziamento in S. Pietro e riferì la cosa ai cardinali deputati per gli affari ferraresi.2 Il giorno seguente venne letto il trattato nel concistoro ed approvato. Il cardinale Aldobrandini ebbe la legazione di Ferrara.3 Il nepote fece il 29 gennaio il suo ingresso in Ferrara, donde Cesare era partito piangendo il giorno precedente.4 Il primo atto di ufficio di Aldobrandini consistette nel diminuire le imposte, ed in altri miglioramenti. Con ciò egli conquistò il popolo, solo l’aristocrazia si dimostrò ancora in gran parte attaccata alla casa d’Este,5 unita al ducato per vincoli così antichi. Come Aldobrandini prese possesso di Ferrara in nome della Santa Sede, così il cardinale Bandini di Comacchio, e