Tentativi di Clemente Vili per la pace tra Spagna e Francia. 155 in vista del pericolo turco, senza però trovare ascolto presso Enrico IV.1 Ma il papa tenne sempre d’occhio questa pace, tanto desiderabile per gli interessi cattolici. Nel 15972 la situazione diventò più favorevole ad una mediazione.3 Filippo II, il 25 settembre, perdette di nuovo Amiens.4 I suoi dissesti finanziari e la sua crescente decrepitezza, come pure i successi degli Inglesi e degli Olandesi, lo costrinsero a pensare seriamente alla fine della guerra con Enrico IV. Anche il re di Francia non potè restare insensibile di fronte ¡1 questa necessità. L’assedio di Amiens aveva durato un mezzo anno, durante il quale la sorte della Francia aveva dipeso da questa unica piazzaforte. Col lungo durare della guerra era da temersi lo scioglimento dell’armata regia. Ora Clemente Vili mise avanti di nuovo in modo molto risoluto, di fronte ai rappresentanti della Francia e della Spagna la questione della pace, additando ancora una volta il pericolo turco. Già nel giugno 1597 aveva egli ordinato preghiere pubbliche, per implorare da Dio la fine della terribile lotta.5 Il 9 settembre 1597 poteva riferire al re di Francia, Filippo II esser disposto ad entrare in trattative di pace. Ma vi uni un nuovo ed insistente invito, ohe anche Enrico volesse dal canto suo porgere la mano ad un’in-! esa, dalla quale dipenderebbe tanto il bene della cristianità, quanto quello della Francia.6 La notizia della conquista di Amiens per parte di Enrico IV rallegrò Clemente VIII, poiché in essa egli vide ’inizio al ristabilirsi della pace.7 Se anche per il momento le cose non si svolsero in questa guisa,8 pure il papa non le trascurò. Fu decisivo, che per le trattative di un accomodamento egli trovasse nella persona del generale dei Francescani, Bonaventura Secasi di Caltagirone, l’uomo adatto a rimuovere le difficoltà ancora 1'¡stenti.8 Fu un importantissimo successo, che questo uomo dell’Italia meridionale, altrettanto intelligente quanto energico, 1 Vedi Martin, Relations II 261 s. 2 Vedi Giordani nei Rendiconti dei Lincei 5, serie XXVI (1917) 581 s. 3 Vedi Martin, Relations II 262 s. 4 Cfr. Giordani loc. cit. 594 s. 6 Vedi * Avviso del 18 giugno 1597, TJrb. 1065, Biblioteca Vaticana. 6 II * Breve ad Enrico IV del 9 settembre 1597, nel quale Clemente Vili osserva alludendo all’assoluzione del re, di averlo portato lungamente con dolore e Analmente partorito con gioia, nei Brevia, Arni. 44, t. 41, n. 208 A r-c bivio segreto pontificio. Ibid. n. 220 un * Breve per il card. « Austria© » del 9 settembre 1597, con un’esortazione di appoggiare le trattative di pace. f Vedi la * Relazione di Frane. Maria Vialardo, in data Roma 1597 otto-Ire 18, Archivio Gonzaga in Mantova. 8 Cfr. Giordani loc. cit. 596 s. 9 Già Bentivoglio (Memorie 130) fa spiccare distintamente i meriti di Caltagirone.