Riassunto. xxxv Pietro Aldobrandini scelto cardinale legato presso Enrico IV, 171 ; sno viaggio, 172. Aldobrandini presso Enrico IV, benedice il suo matrimonio, 172; sua opera quale arbitro, 173-177. Benemerenze del papa per la pace di Lione, 178. La pace di Vervins viene sanzionata, 178. Clemente Vili non si lascia guadagnare contro Ginevra, 179; il suo progetto per un alleanza matrimoniale spagnuolo-francese, 180-181. 5. Il còmpito di Bétliunes in Roma e sue difficoltà, 181. Le promozioni cardinalizie dal 1596 al 1599, 183-184. La preponderanza della Spagna alla Curia non ancora superata, 185. Il richiamo di Sessa, 186. L’imprudente contegno di Escalonas favorisce il cambiamento in Roma in danno della Spagna, 186-187. La promozione cardinalizia del 9 giugno 1604, 188-189. La vendetta di Escalonas contro Pietro Aldobrandini, 190-192. Cardinali di curia francesi, 193. Piano di Aldobrandini di una lega antispagnuola degli Stati italiani, 194. Clemente Vili libera la Santa Sede dalla tutela spagnuola, 195. CAPITOLO V Sforzi di Clemente Vili per reprimere i Turclii. Tentativi di Clemente Vili per formare una lega contro i Turchi, 196-197; sua previsione di nuovi attacchi da parte dei Turchi, 198. Il papa si adopera per costituire una grande coalizione contro questo nemico giurato, 199-200. Invio di Madruzzo alla corte imperiale, 200. Missione di Borghese a Filippo II, 201. Invio di Alessandro Komulowics all’est di Europa, 202. Il papa si adopera per interessare gli Stati italiani in una guerra contro i Turchi; Venezia, 203. Doria, quale condottiere degli ausiliari pontifici, trova neH’esercito imperiale condizioni impossibili: la perdita di Giavarino, 204. L’invio di Rotario Conti all’imperatore, 204-206. Vani sforzi del papa presso gli Spagnuoli, 207. Felice piega della guerra turca, 207-208. Il papa organizza un esercito ausiliare, difficoltà e risultato, 209-210; la conquista di Gran, 211. Sospensione delle azioni belliche, le truppe ausiliari condannate all’inazione, 212. Il ringraziamento della nobiltà ungherese al papa, 213.