Madruzzo raccomanda ai vescovi la riforma cattolica. 247 In sostanza, dal lato cattolico, limitavansi dunque a richieste K-r l’avvenire. Si desistette da una soddisfazione per le violenze i (immesse dai protestanti in opposizione alla pace religiosa, quale ¡adruzzo ed il papa1 avrebbero voluta; si rinunziò ugualmente ;:d affrontare con energia i protestanti,2 secondo il suggerimento nei singoli stati cattolici, colla minaccia d’un’autodifesa. Anche su la raccomandazione d’una riforma cattolica, il cardi-!:al legato non trovò quell’accoglienza che egli si era aspettato. Xon scarseggiarono insistenti rimostranze. Se la Chiesa cattolica in Germania, così espose egli di fronte agli elettori ecclesiastici, i 11 nome del papa, non voleva subire ancora delle ulteriori e sensibili perdite, e voleva conservare ciò che le era rimasto, era necesaria un’applicazione più severa della disciplina ecclesiastica, informe a ciò esortò Madruzzo gli arcivescovi, i vescovi ed i ! (iati presenti con severe parole, ad iniziare l’opera della riforma, dadruzzo in particolare a tale scopo fece presente la necessità di ■ invocare regolarmente i concili provinciali ed i sinodi, di intra-¡irendere minuziosamente la visita delle diocesi e in special modo i far pubblicare e praticare i decreti del concilio di Trento. Se on si volevano mandar perduti ancora altri vescovadi, dovevano • - ¡tarsi le elezioni e le postulazioni di persone inadatte e indegne, e adare che i canonici corrispondano dappertutto, riguardo all’età, all'educazione e al tenore di vita alle prescrizioni tridentine. Esser dovere dei metropolitani, qualora nelle chiese a loro sottoposte v venissero delle elezioni non ammissibili, di intervenire immanti-•• icnte, ed in caso di bisogno, di fare appello all’aiuto dell’impera-! ore. Il legato raccomandò caldamente a tutti i vescovi di fondare ’ i seminari e di eliminare una serie di abusi, che erano verniti a conoscenza del papa, e che furono da lui enumerati uno per uno.3, Sebbene alla dieta di Eatisbona 11011 fosse stato raggiunto lutto quello che Clemente Vili e il suo legato bramavano, pure !'be il papa motivo di dirsi contento di quanto ivi era stato fatto. 11 uguale importanza fu che i protestanti in quella seduta si isserò divisi in due partiti, ciò che portò seco l’esclusione degli " imninistratori protestanti dal seggio e dal voto alla dieta. Ben 1 ' edi la * Lettera di C. Aldobrandini del 7 maggio 1594, Originale ix MIO POSSESSO. ■ \ edi la Relazione di Contarmi dell’11 agosto 1594 presso Stieve IV 256 annot. 3 Vedi Lünig, Reichsarchiv XXI 264 e Lämmer Melet. 435 s. La risposta ^egli stati ecclesiastici, riportata da Stieve IV 282 s., dall’A rcliivio di stato in Vienna, nei Reichstage n. 90 non fu trovato ivi, nè da me, dal Prof. Pogatscher.