I precedenti di Clemente Vili. 19 tarono l’accesso alla prelatura. Egli divenne avvocato concistoriale, nel 1568, per mezzo del Cardinal Bonelli, uditore del Camer-lengato1 e nel 1570, al posto di suo fratello Giovanni, uditore di Rota.2 L’ambasciatore spagnuolo Zuniga lodava a quell’epoca la sua cultura giuridica e la sua condotta virtuosa.3 Nel 1571 Pio Y lo diede per compagno al cardinale Bonelli, inviato in Spagna.4 Ippolito ebbe in questo posto occasione di conoscere la diplomazia, e nello- stesso tempo nuovi paesi; cioè, oltre la Spagna, il Portogallo e la Francia. Colla morte di Pio V, il grande protettore della famiglia Aldo-brandini,5 la carriera d’Ippolito sembrava finita. Durante il lungo pontificato di Gregorio XIII egli rimase nel posto sinora occupato alla Rota, della quale serbò poi per tutta la vita un grato ricordo.6 Con Sisto V poi venne, per il povero uditore, che sin allora non aveva avuto alcuna occasione per distinguersi,7 una rapida ascesa. Il 15 maggio 1585 egli divenne Datario8 e il 18 dicembre dello stesso anno anche cardinale.9 Quale Chiesa titolare Ippolito Aldobrandini ebbe S. Pancrazio, e nel 1586 pure l’Ufficio di penitenziere maggiore.10 Dell’attività ch’egli spiegò in quest’importante posizione, naturalmente ben poco potè saperne il pubblico. 11 Però con la sua nomina a Legato di pace in Polonia, 1 Vedi * Avmso del 4 dicembre 1568, Archivio di Stato in Vienna. Intorno all’ufficio cfr. Moitoxi LXXXII 179. 2 L’esame per l’ammissione ebbe luogo il 13 aprile 1570; v. * Dieta testium examinatorum prò parte r. p. d. Hippoliti Aldobrandini nell’A rchivio della Rot a in Roma, Acta seti processus in admissione auditorum s. Rotae I. n. 30. Cfr. G. Bondini, Del tribunale della s. Rota Rom., Roma 1854, 116. 3 Relazione del 3 luglio 1571, Corresp. dipi. IV, 375. 4 Cfr. la presente opera, voi. VIII 551. 6 Pio V cercò, benché invano, di riconciliare gli Aldobrandini anche con Firenze; v. nell'Appendice Nr 57-60 la * Relazione per il Cardinal Este, B i -blioteca di Stato in Vienna. * Allorché Serafino, quale Decano di Rota, ringraziò il papa della nomina dell’uditore Fr. Mantica a cardinale, rispose Clemente VIII, ch’egli era riconoscente per tutta la sua vita alla Rota, « riconoscendo l’origine della sua grandezza dalla Rota » (* Avv:so del 12 giugno 1596. Urb. 1064, I, Biblioteca Vaticana). Ippol. Aldobrandini * Posit., vota et decisiones, quale uditore di Rota 1581-85 nel Cod. 291 (481) della Biblioteca dell’U ni -versità in Bologna. 7 Cfr. Maretti, * Conclave di Gregorio XIV. Cod. Ib 55 p. 32, Biblioteca dei Serviti in Inusbruck. 8 Vedi * Diario di un famigliare di Aldobrandini in Borghese IV, 145, Archivio segreto pontificio. * Vedi la predente opera, voi. X 167. Il Cardinal Aldobrandini abitava nella Via de’ Banchi Nuovi Nr. 39; v. Pkinzivalli, Tasso a Roma (1895), 65 s. 10 * 12 giugno 1586. Il sig. cardinale pigliò possesso dell’Officio del maior penitentiario in S. Pietro. Iddio lo conservi ancora lungamente ad maiora ! Diario d'un famigliare, loc. cit. 11 Cfr. Schweizer, Nuntiaturberichte II 2, cxliv.