Cambiamento dell’opinione pubblica in Francia in favore di Enrico. 73 fosse valido anche senza il consenso del papa, come pure l’altra, sulla sincerità della conversione, non ebbe che un valore secondario. Il numero di coloro, che con ciò ritennero finita la guerra civile, e che volevano rallegrarsi per la pace, aumentò. Le numerose caricature, gli epigrammi mordaci ed i Ubelli velenosi, nei quali i componenti della Lega furono colmati di scherno e disprezzo,1 contribuirono molto a piegare l’opinione pubblica in favore di Enrico. La più celebre produzione di questo genere, fu la così detta Satire Ménippée, distinta per la sua lingua ed il suo stile, che in principio fu divulgata mediante fogli volanti in Tours.2 Scaduto appena l’armistizio, Enrico aveva promesso a tutti coloro che si sottomettessero a lui, piena amnistia. Questa prudente politica di perdono e di dimenticanza, ebbe buon risultato. Il numero dei suoi aderenti aumentò. Invano diresse Sega una lettera pubblica ai cattolici francesi, nella quale egli espose l’insuccesso della missione del duca di Nevers, ed emanò l’invito di non prevenire il giudizio della Santa Sede.3 La sua voce si perdette nel vuoto; al contrario, l’incoronazione ed unzione di Enrico, che ebbe luogo il 27 febbraio 1594 nella cattedrale di Chartres, fece la più profonda impressione in tutta la Francia.4 Il numero delle città che gli si assoggettarono, crebbe visibilmente. Il cambiamento in favore d’Enrico anche in Parigi, l’antico centro della Lega, si fece sensibile. Già Sega non vi si sentiva più sicuro. Ciò nonostante egli persistette ed inviò il suo nepote nella Neerlandia, a chiedere soccorso.5 Intanto Brissac, nominato da Mayenne comandante di Parigi, passò la città nelle mani di Enrico. Sotto il grido del popolo: « Evviva il re! evviva la pace! » Enrico il 22 marzo 1594, nello splendore della sua armatura, col famoso pennacchio bianco sul cappello, fece il suo ingresso nella capitale, dalla quale si dovettero ritirare le truppe spaglinole e i capi della Lega. Egli si recò direttamente a Notre Dame, ove fu celebrata una messa di ringraziamento. In un editto del 20 marzo 1 Cfr. Capefigue VI 333 s. 2 II Testo primitivo della Satire Ménippée fu pubblicato da Ch. Read, Parigi 1878. Essa apparve per le stampe solo nel 1594 con la data del 1593; v. le edizioni di Labitte (1841), Frank (1884), Marcilly (1889) e Giroux (1897). Cfr. Baumgartner, Weltliteratur V 282. 3 Vedi la * Relatione di Sega nel Cod. S. 2. 12, II della Biblioteca Angelica in Roma. 4 Cfr. * Epistola d’Yves vescovo di Cbartres toccando la consacrazione del Re Ludovico le Gros fatta in Orleans per Daimbert arcivesc. di Sens nell’a. 1109, per la qual si mostra cbe la consecratione di Re di Francia può esser fatta, non solamente a Rbeims per l’arcivescovo di detto luogo, ma anco in ogni altro luogo et per tutti gli altri prelati di questo regno. Borghese III 72'>, P- 548 s., Archivio segreto pontificio. 5 Vedi la * Relazione di Sega loc. cit.