684 Clemente Vili. 1592-1605. Capitolo XII. Anche le relazioni di illustri viaggiatori che vennero dal Nord, descrivono lo splendore di Eoma e dei suoi tesori d’arte. Oltre agli Olandesi Arend van Buchel1 e Pietro Corneliszoon Hooft2 va qui menzionato anzi tutto l’architetto di Stato del ducato di Virtenberga, Enrico Schickhardt, il quale ha un’importanza speciale per il suo giudizio artistico dei lavori d’arte.3 Tutti i visitatori di Eoma di quell’epoca, non solo i numerosi artisti, tra i quali Mander e Eubens, ma gli stessi principi manifestano un interesse speciale per i giardini e le ville incomparabili della Città Eterna e dei suoi dintorni.4 Già nel 1595 il rifiorire della residenza dei papi colmava di ammirazione l’ambasciatore veneto, Paolo Parata.5 Il vivo movimento edilizio portò alla scoperta di molte antichità. Dalle numerose relazioni di scavi risulta con quale abbondanza l’inesauribile suolo di Eoma ridesse alla luce marmi e sculture.® Specialmente 1 Vedi Diarium, van Arend van Buchéll uitgegeven door G. Brom eri L. A. van Langeraad, Amsterdam 1907. Cfr. anche Mededeel. v. h. Sederi. Rist. Institut, II (1922) 113 s., IV (1924) 153 s., 261 s. 2 Van Vloten ha pubblicato la descrizione del viaggio di Hooft, nel 2° voi. delle Lettera di Hooft. » 3 La descrizione di viaggio di Schickhardt, sulla cui importanza attirò l’attenzione specialmente Lübke (Gesch. der Renaissance in Deutschland, P 44 s., 395 s.) apparve per la prima volta nel 1602 in Mömpelgard, 1603 in Tübingen. W. Heyd, Handschriften u. Handzeichnungen des H. Sch., Stoccarda 1902, ne pubblicò una nuova edizione accurata, raffrontando il manoscritto. (Stoccarda, Biblioteca Cod. hist. Q., 148, fase. B. C.). Hülsen pubblicò nei suoi, Antikengärten (Heidelberg 1917, p. 90) la descrizione di Schickhardt del giardino del Quirinale, le sue note intorno a Firenze nelle Mitteil, des Kunsthist. Instituts zu Florenz, II (1917). 4 Cfr. Orbaan, Documenti, 475 annot. Ernstlingers Reisebuch (Stuttgarter Liter. Verein, n- 134-35 [1877] tratta, p. 93 s., Roma nell’anno 1593. Delle notizie interessanti intorno a Roma nell’anno 1597 si trovano nelle Lettere di Corrado Baro de Bemelberg et Hohenburg iunior; vedi G. Lumbroso, Viaggio di un giovane tedesco in Italia, nei Rendiconti dei Lincei, V 3 (1896). Interessante è la * Descrizione di Roma nell’anno 1601 da parte di un giovane nobile moravo del celebre nome di Waldstein, il quale si incontrò in Firenze col principe Luigi di Anhalt (La descrizione di L. di Anhalt del viaggio in Italia si trova in Access, hist. Anhalt. Zerbst, 1733, 261 ss., di Beckmann) in Regin. 666 (Biblioteca Vaticana). Dalla descrizione del viaggio di Waldstein, Orbaan ha pubblicato i passi riguardanti l’Olanda ed il Belgio in Bescheiden in Italie omtrent Nederlandsche Kunstenaars en Geleerden, ’s Gravenhage, 1911' 170 ss. e quelli intorno alle città artistiche tedesche ed alla collezione di arte, nella Museumskunde, 1917, 43 ss. Intorno al modo di viaggiare in quei tempi cfr. oltre a Hassel nella Zeitschr. /. Kulturgesch. N. S., I 407 s. E. S. Baies, Touring in 1600. A. Study of thè Development of Travel as a Means of L( u' cation, Londra, 1911. Reise des Barons F. Eulenburg, edito da Sommerfeld r in Lit. Gesellschaft zu Lätzen, dispensa 18 (1913). 6 Vedi Paruta, Relazione, 422. 6 Cfr. Reitmont III 2, 765 s.; Lanciani IV 186 ss.; Orbaan, Doewnen ' 129 ss. annot. L’ *Avviso dell’ 11 dicembre 1602, Urb. 1070, Biblioteca Vaticana menziona gli scavi presso il Colosseo.