xrn. Considerando e motivi, per cui nella Gazzetta privilegiata di questo giorno non si legge il solito Bullettino teatrale, nell’occasione della prima rappresentanza del Cablo di Borgogna (*). Considerando che i pubblici fogli debbono dir sotto sopra la verità, la quale verità non è sempre la cosa che s’oda più volontieri; Considerando che ove pure chi scrive i pubblici fogli avesse la nobile disposizione d’infinocchiare i lettori che gli onorano della loro pazienza e cortesia, e spendono, parlando degli associati, i loro denari per aver notizia delle cose quali sono e non quali dovrebbono essere, o si desiderano; Considerando, che i soli fogli non bastano a formar l’opinion della gente; poiché oltre la presenza di due o tre compilatori sono presenti in teatro da milleduecento a milletrecento persone pronte a dire per la città e a scriver fuori agli amici il vero e a smentire il povero compilatore, il quale per tal modo con la bugia non avrebbe altro effetto che di parere un’anima (*) Gazzella del a3 febbraio 1835.