>90 suoi modi plebei voleva spacciarsi per persona reale, e veramente pel re di Messenia del Monti, e allora perchè mutarsi il nome e ritenere quella grave ed eroica natura? O sior Isepo voleva esser allro, e perchè ne simulò le stesse sciagure e lino agli stessi sentimenti e pensieri ? Invero l’idea di questo re barcaiuolo non si capisce, e appunto perchè non la capì il rispettabile pubblico della platea, non rispettò quella reale maestà, e prima di tempo la levò del suo seggio. Povero sior Isepo! Se non che i veri autori della sua sciagura furono i comici i quali per allacciare all’ amo della curiosità un maggior numero di spettatori promisero ciò che non tennero. Promisero una parodia e diedero una traduzione : onde il pubblico se ne trovò in certo modo beffato, e se la pigliò, povero sig. Giuseppe ! con quell’ innocente, il quale sotto il semplice e modesto velo della traduzione sarebbe forse quietamente passato. Parodia è altra cosa che un mutamento di nomi. E travestimento o esagerazione del fatto, imitazione ridicola di difetti, o di stile, difformità tra il soggetto e i pensieri. Tutti conoscono per esempio la parodia dell' ultima scena del- 1 atto secondo di questo stesso Aristodemo : fri. Ti resta Da me nuli'altro a desiar?