202 LA FINE DELL’ANNO A CETTIGNE e con poche parole porta un brindisi al Sovrano. Quando il Metropolita ha finito di parlare, si alza il Principe e fa il suo brindisi al popolo monte- negrino, allo Czar, poi ai suoi figli e al suo eser- cito, interrotto ad ogni invocazione da vive ac- clamazioni e dal grido zivio, zivio, mentre la grande campana della chiesa suona a stormo. Allora il Principe, tenendo in mano il bic- chiere di champagne e seguito da tutti i glavari, va nella sala dove è radunato il corpo diploma- tico e bacia ed abbraccia la Principessa che gli viene incontro. Seguono allora, secondo l’uso or- todosso, i baci e gli abbracci di tutti i presenti. Tutti sfilano e baciano la mano alla Principessa. Al tocco, dopo un po’ di conversazione assai viva e animata alla quale prendono parte tutti i componenti la famiglia regnante, la cerimonia è finita e la riunione si scioglie tra le affettuose strette di mano e i baci, che si danno sulle gote con una certa aria di solennità tutti i capi, per la maggior parte vecchi soldati che furono com- pagni nelle ultime guerre, molti dei quali non si trovano più insieme che una volta all’anno in quella occasione.