336 Clemente Vili. 1592-1605. Capitolo VII. Lo stesso desiderio di concordia e di rimozione di ogni contrasto era stato decisivo pure nella scelta di Blackwell al posto di arciprete. L’eletto era un amico dei Gesuiti, e si nutriva forse a Roma l’idea, che se un amico dell’Ordine stesse a capo dei sacerdoti secolari, allora si sarebbe avuta ogni garanzia per il ristabilimento e mantenimento della pace tra le due corporazioni. Ma si erano ingannati assai. Dalla gran maggioranza dei circa trecento sacerdoti secolari, fu bensì accettato la nomina d’un arciprete con gioia, ma tanto più forte fu l’opposizione presso la minoranza, la quale secondo le informazioni di contemporanei non contava, almeno in principio, più di dieci o dodici persone,1 ma che spiegò perciò tanto maggiore attività. Giuridicamente non toccava difatti nessun’autorità ai Gesuiti sopra i sacerdoti dei seminari, e ogni tentativo di attribuirsela sarebbe stata una cosa in sè ridicola; ma si temette che Persons, allora onnipotente in Roma, avesse a posta messo innanzi il compiacente Blackwell, per regnare per mezzo di lui per via indiretta sul clero secolare e per imporgli la sua odiosa politica spagnuola. Il sospetto venne ancora aumentato da un passo dell’istruzione giunta a Blackwell insieme al breve di nomina. Il desiderio del papa è, così calcava la parola il Cardinal protettore, che tra i Gesuiti ed il clero secolare regni il più pieno accordo, e poiché il superiore dei Gesuiti, per la sua esperienza nelle cose inglesi e per la reputazione che godeva presso i cattolici, poteva essere di grande aiuto in tutte le deliberazioni da prendersi dal clero, cercherà l’arciprete, in tutte le cose di maggiore importanza, di chiedere a lui il suo parere e il suo consiglio.2 Informazioni inesatte trovarono in queste parole un ordine formale di seguire in tutti gli affari più importanti il consiglio del superiore dei gesuiti Enrico Garnet, così chè come il sussurrone Guglielmo Watson spiega la cosa, tutti i cattolici dipendevano in avvenire da Blackwell, Blackwell da Garnet, Garnet da Persons e Persons dal diavolo, il quale è l’ideatore di tutta la ribellione, di tutti i tradimenti, di tutti gli omicidi, di tutte le disubbidienze e simili progetti, come li aveva orditi sinora questo maledetto gesuita contro Sua Maestà, la sua sicurezza, la sua corona e la sua vita.3 Non tutti i componenti della minoranza pensavano o parlavano con simile asprezza. Si trovavano tra loro dei sacerdoti del tutto moderati e meritevoli di rispetto, così il futuro vicario apostolico Guglielmo Bishop, Colleton, Charnock, Mush, Bluet. Alcuni 1 Gerard, loc. cit., 42 s 2 Ibid., 50 s. 3 Ibid.. 50.