Sega legato a latere in Francia. 47 Allo stesso tempo rilevò, che il render vani i progetti di quei novatori religiosi, dipendeva dalla scelta, che gli stati avrebbero fatto di un re di assoluto ed indubitabile sentimento cattolico. Nello stesso senso scrisse il papa contemporaneamente anche ai duchi di Guisa, di Lorena, di Nemours e di Mayenne, invitandoli alla lotta contro gli Ugonotti e promettendo loro appoggio ulteriore.1 Poco dopo vennero esortati espressamente a sostenere le truppe dei collegati,2 sia il rappresentante della Santa Sede in Francia, Filippo Sega, nominato cardinale il 18 dicembre 1591 da Gregorio XIV, come anche Ercole Sfondrato, il comandante delle truppe pontificie. Nella sua lettera il papa esortò pure alla concordia, la quale mancava purtroppo nel campo dei nemici di Enrico di Navarra, specialmente per la gelosia che il duca di Mayenne nutriva verso il duca di Parma. La riduzione del sussidio mensile delle truppe pontificie a 15.000 scudi, ordinata, secondo il parere della Congregazione francese il 15 aprile 1592, unicamente per motivi finanziari, non poteva significare un sostanziale cambiamento della politica sinora seguita; la contemporanea nomina di Sega a legato a latere per la Francia, doveva essere molto favorevole per Filippo II,3 dati i sentimenti di questo principe della Chiesa. Per ciò gli amici di Navarra in Roma furono molto dolenti di questa scelta.4 Nella bolla di legazione per Sega fu indicato come rimedio il più efficace per la Francia, l’elezione di un re cattolico e l’unione di quei cattolici fra di loro.5 A costoro furono diretti il 27 aprile 1 Vedi, ugualmente in data 15 febbraio 1592 i *Brevi al « dux Guisiae, dux Mercurii (in eligendo rege optimo et vere ehristianissimo, de cuius virtù te et pietatis sinceri tate nulla, ne minima quidern suspicio unquam fuerit aut esso possit), dux Lotharingiae, dux Nemursii, card. Lotbaringiae, dux Mayne », Archivio segreto pontificio loc. cit., n. 86-92. 2 Al *dux Marciani (E. Sfondrato) e al card. Placent. (Sega), in data 1592 febbraio 17, ibid. n. 93-94. 3 Vedi *Acta consist. card. S. Severinae, Cod. Barb. XXXVI 5 III, B i-blioteca Vaticana, e lettera del Cardinal Monte presso Desjardins V 157. Nel suo *Breve per A. Farnese del 4 maggio 1592 rileva Clemente Vili, che egli non poteva dare più di 15,000 ducati. Arm. 44, t. 37, n. 288, Archivio segreto pontificio. 4 Vedi la *Relazione di Giulio del Carretto del 18 aprile 1592, Archivio Gonzaga in Mantova. 5 Vedi «Relazione del card, di Piacenza (Sega), legato in Francia fatta a Clemente Vili, di quanto passò nella sua legatione, Cod. 8. 2. 12 p. 29-51 della Biblioteca Angelica in Roma. Nello stesso manoscritto: * Registro di lettere del card, di Piacenza all’ill. card. P. Aldobrandini dal 29 dicembre 1591 al 19 ottobre 1594. Ibid. S. 2. 11, una raccolta di «documenti, che si riferiscono alla legazione di Sega; cfr. Narducoi 459 s., 466 s. Simili * Copi e nella Barb. LXIII 15 e 16, ove però, come nell’Ottoft. 3211 s., anche le risposte di P. Aldobrandini (Biblioteca Vaticana). Gli originali delle »Lettere di Sega al vesc. di Bertinoro, secret, di stato et card. P. Aldo-