410 Clemente Vili. 1592-1605. Capitolo Vili. alle scuole dei Gesuiti, che tosto sorpassarono tutte le altre, era grande. Il loro ginnasio in Posnania, per esempio, contava nel 1592 non meno di 650 alunni, dei quali la maggior parte apparteneva all’aristocrazia; quattro anni più tardi erano già 800. Lo stesso numero mostrò nel 1597 la scuola dei Gesuiti in Wilua.» Benefica fu l’azione delle congregazioni mariane fondate per ¡»li alunni. In occasione di festività vennero rappresentati i drammi scolastici latini, cosa che, d’altronde, era in uso anche altrove. La buona fama degli istituti dei Gesuiti fece sì, che anche »nielli di fede diversa affidassero ad essi i loro fanciulli. I)a questi non si chiese che l’assistere alle prediche, tutto il resto fu lasciato dai padri al loro libero arbitrio; solo ebbero cura che gli scolari non cattolici non venissero offesi nei loro sentimenti. Molti di questi ritornarono alla Chiesa.2 Il re Sigismondo III protesse i Gesuiti come poteva. A sue spese fu fatta la bella chiesa in stile del rinascimento di S. lìar-bara in Cracovia, il cui architetto fu un Gesuita, Giovanni Maria Bernardoni, oriundo di Milano. Questo religioso, distinto p la sua grande umiltà, viveva da quarantatre anni nella Compagnia, allorché venne a morte nel 1605.3 I Gesuiti non si limitarono all’opera del ministero nelle ita. Quasi da tutte le loro case, vennero intraprese delle missioni nei distretti vicini e lontani. Sino ai Carpazi e nell’Ungheria, ed miche oltre ai veri confini della Polonia, penetrarono questi instanca li ili nelle terre confinanti in Germania e in Russia,4 e fecero cono - ere al popolo negletto le verità della Chiesa. In modo special» essi si prodigarono durante le epidemie che frequenti scoppiaron > in Polonia; il coraggio da loro dimostrato nel servizio degli ammalati e dei moribondi, costrinse anche gli avversari a stimarli. Ugualmente intrepidi attaccarono essi le numerose eresie nelle di' : >utt* pubbliche, allora in voga.6 I padri ebbero da principio una dizione difficile in Polock e nalle città assai luterane di Biga? I*an-zica e Thorn;6 ma essi resistettero coraggiosamente. In Thorn, ove essi predicavano in lingua tedesca, si migliorò la situazion 1 in tal modo, che nel 1598 per la prima volta fu potuta tener.' »li nuovo la processione del Corpus Domini.7 Anche in Danzici» seppero registrare dei risultati. A Biga, la guerra con gli Sv»••!<*•'! causò loro gravi tribolazioni.8 1 Litt. ann., 1592, 89; 1596, 19; 1597, 46. 2 Vedi Zaleski I 2, 377. 3 Litt. ann! 1605, 881. 4 Ibid. 1594-95, 345; 1599, 197, 453; 1601, 768. 5 Werner, Gesch. der polem. Lit. IV 871 s. 6 Litt. ann. 1596, 60 s.; 1597. 65, 82; 1599, 479. 7 Ibid. 1598, 453. 8 Ibid. 1600, 563; 1601, 786; 1604, 729.