Il Papa cerca attirare alla lega gli Stati Italiani. 203 Intanto in Eoma cercava il papa di interessare gli stati italiani ad appoggiare la guerra antiturca. Egli poteva in questo far presente il fatto, che in caso di un’avanzata ulteriore dei Turchi, anche l’Italia sarebbe minacciata direttamente.1 Particolarmente coll’ambasciatore veneto, Paolo Parata, egli ne trattò minutamente. Di fronte alle obbiezioni che questi avanzava suggerì il papa, che se la Signoria non voleva una rottura aperta colla Porta, almeno aiutasse segretamente l’imperatore. Ma anche di ciò Venezia non volle sapere, come del resto di tutto il progetto della lega del papa.2 La situazione venne ancora complicata dal fatto, che i Veneziani non lungi da Aquileia avevano incominciato ad erigere nna fortezza, chiamata Palma, la quale dicevasi dovrebbe difendere il loro territorio contro un’irruzione dei Turchi, mentre a Praga vi si vide una minaccia contro le terre austriache.3 Nonostante tutte le premure del papa, Venezia non dimostrò alcuna disposizione ad abbandonare il suo prudente atteggiamento d’attesa.4 Per guadagnare almeno l’aiuto dei piccoli stati d’Italia per la guerra turca, alla fine del gennaio 1594 Clemente Vili vi spedi degli inviati speciali.5 Inoltre venne affidata a Giambattista Vecchietti, al quale erano ben note le condizioni dell’Oriente, una missione allo scià di Persia.6 Mentre la dieta, aperta finalmente il 2 giugno 1594 in Rati-xbona, discuteva ancora intorno agli aiuti contro il Turco, si decise il papa di accordare a Rodolfo II l’importante somma di 30.000 fiorini mensili. La prima rata di questo generoso aiuto fu consegnata durante la dieta dal cardinal legato Madruzzo, che appoggiava vigorosamente l’imperatore.7 I danari rimanenti vennero procurati dal 1 Cfr. le Relazioni nel periodico Starine XXXII 218, 223, 249, 258. 2 Vedi Paruta, Dispacci II 27 s., 46 s., 53 s., 62 s., 102 s. 3 Vedi ibid. 77 s., 87, 105 s., 202 s. 4 Vedi Ibid 165 s., 186, 190 8. 5 Vedi la * Instruttione d’ordine di N. S. P. Clemente VITI a Msgr. S. Vitale, vescovo di Spoleto, et all’sigri Orsini suoi referendarii, destinati nuntii a principi et potentati d’Italia, in data Roma 1594 geim. 30, nel F. ital. 1173 p. 37b s., della Biblioteca Nazionale in Parigi, più esattamente nel Vat. 9427 p. 125 s., in data 24 gennaio 1594, Biblioteca Vaticana. Cfr. Paruta, Dispacci III 175, 182. I * Brevi credenziali per il vescovo di Spoleto, del 30 gennaio 1594, per Genova, per i ducbi di Parma, di Savoia e di Urbino, neXVArm. 44, t. 39, n. 77, 80, 85, 87, Archivio segreto pontificio. Contemporaneamente fu inviato Valerio Orsini a Lucca ed al granduca di Toscana, e Fabio Orsini ai duelli di Mantova e di Ferrara; vedi i rispettivi * Brevi ibid n. 78, 79, 91, 89. Gli originali nell’A r-chivio di Stato in Napoli, Perg. dell’Arch. Farnese; nell’A rchi-T>o Gonzaga in Mantova e nell’Archivio di Stato in Torino. 6 Vedi Paruta, Dispacci II 175. 7 Cfr. ibid. 350 s.; Max ir a us - Volto i,in i 316; Fraknói loc. cit. (sopra P- 197).