250 Clemente Vili. 1592-1605. Capitolo VI. guita, specialmente dei Gesuiti di vita così severa, non volle sapere questo vescovo mondano. Perciò nella primavera del 1602 Clemente Vili volle che Gebsattel ne rendesse conto. Xon lasciandosi il papa appagare dalla risposta scritta, fu inviato in Roma il vicario generale di Bamberga, Schoner. Questi fece osservare, come il suo vescovo avesse proceduto energicamente in più luoghi della sua diocesi contro i protestanti, come pure in quell;:, parte della Carinzia che eia sottoposta alla sua autorità civile, e dipingeva, al contrario della verità, le condizioni della diocesi di Bamberga coi colori più rosei. Si riuscì ancora una volta a ingannare il papa ed i suoi consiglieri. Quanto alla consacrazione sacerdotale e vescovile, a cui Clemente Vili esortò Gebsattel nel maggio 1603, come pure al cambiamento della sua vita scandalosa, egli pensava ben poco. Che un tale pastore non potesse riformare il suo clero, è manifesto. Ma pure egli non deve avere avuto l’intenzione di apostatare e di secolarizzare la diocesi, come spesso era stato riferito.1 Tra i principati non ecclesiastici dell’impero, anche, sotto Clemente Vili, la Baviera si dimostrò il sicuro sostegno della Chiesa cattolica in Germania. Una prova esteriore di ciò si ebbe nel fatto, che il papa alla fine del 1593, nelle sue lettere ai duchi di Baviera, conferiva loro un titolo più elevato che per il passato. Il duca Guglielmo V, al quale venne dato con ragione il sopranome di « pio », vegliò gelosamente nei confini del suo ducato per la conservazione dell’antica fede e diffuse ove potè, presso il clero e presso il pòpolo, le riforme ecclesiastiche. Il duca sapeva qual importanza avesse la Compagnia di Gesù per l’educazione cattolica dei suoi sudditi. Questo principe amante dell’arte, che aveva costruito ai Gesuiti in Monaco, oltre ad un magnifico collegio, la grandiosa chiesa di San Michele, si dimostrò come per l’innanzi il loro generoso benefattore. Questa « grandiosa costruzione ecclesiastica del rinascimento tedesco » potè esser consacrata 3 il 6 luglio 1597. La posizione giuridica della scuola dei Gesuiti nello stato venne regolata da Guglielmo mediante una lettera di esenzione; la sua situazione finanziaria venne assicurata a mezzo di tre lettere di dotazione, fra loro integrantesi, degli anni 1589,1592, 1597. In Ingolstadt cedette il duca nel 1588 ai Gesuiti la facoltà di arte, ed assegnò ivi al loro collegio l’abbandonata abbazia di Biburg. 1 Vedi Stieve IV 354 s., V 528 s., Looshokn V 278 s., 362; Schmidlin 335 s. Cfr. anche gli articoli intorno a Gebsattel nel Diözesan-Archiv /wr Schwaben IV (1887) n. 4 ss. 2 Vedi Stieve IV 545. 3 Cfr. Gmelijj, Die St. Michaelskirche zw München (Bayr. Bibi. Vol. 16)-Duhr I 526 s.