Nuovo ordinamento per il governo di Ferrara fatto da Clemente Vili. 611 tardi ricevette Ferrara, ugualmente a Bologna, il diritto di avere un proprio inviato in Roma,1 come pure un proprio tribunale per il disbrigo delle cause.2 Durante il soggiorno di Clemente Vili in Ferrara, durato più di mezz’anno, si confermò il detto: «ubi pontifex ibi Roma ».Dalle parti più diverse giunsero degli inviati, principi e principesse, in parte per professare al vicario di Cristo la loro devozione e per porgergli le loro felicitazioni, in parte per affari privati. Per primo comparve l’8 maggio l’ambasciatore dell’imperatore; il giorno seguente l’arciduca Ferdinando, in pellegrinaggio verso Loreto, il quale fu accolto dal papa come un figlio dal proprio padre.3 Seguirono gli inviati di Lucca,4 ed al principio di giugno i quattro rappresentanti della repubblica di S. Marco, che furono ricevuti con speciale cortesia. All’udienza di commiato disse loro il papa scherzando, ch’egli sperava di celebrare ancora la santa messa nell’Hagia Sofia in Costantinopoli.5 Contemporaneamente vennero da Mantova il duca Vincenzo, sua consorte Eleonora e la sorella Margherita, madre di Alfonso II. Essi trovavansi in litigi con Cesare d’Este per cagione d’eredità. Il 29 maggio si presentò pure in Ferrara6 Ferrante Gonzaga, principe di Guastalla. Il 19 giugno il papa ricevette Federigo Pico, principe di Mirandola.7 Alla fine di giugno venne il duca di Parma, Ranuccio Farnese, ad indennizzati affatto, come lo pretende Brosch (I 321). Anche il numero di 4000 case, portato da Brosch è un’enorme esagerazione; vedi Pardi negli Atti d. Dejmt. per Ferrara XX (1911) 8. ‘Breve del 1° marzo 1599, Bull. X 4SI s. Cfr. Cancellieri, Possessi 209 s., 281; Moroni V 302, XXIV 152. Le * Relazioni degli inviati ferraresi in Roma, conservate sino al 1796, trovansi nell’Archivio Comunale in Fer-r a r a; ibid. pure la più gran parte della corrispondenza del cardinale legato. 2 Vedi Bull. X 511 s., Cfr. Moroni XXIV 152 s. 3 Vedi * Avviso del 20 maggio 1598, TJrb. 1066, Biblioteca Vaticana. Cfr. le * Relazioni di L. Cremaschi, in data Ferrara 1598 maggio 11 e 15, Archivio Gonzaga in Mantova. Vedi inoltre Hurter III 411 ss. Stieve IV 307; Archiv f. östarr. Gesch. LXXXVI 325 s. Intorno all’ambasciatore inviato dall’arciduca Massimiliano a Ferrara vedi Hirn, Maximilian 1 69. 4 Vedi * Avviso del 27 maggio 1598, TJrb. 1066, Biblioteca Vati- Vedi Al. P. Clemente Vili Ambasceria Veneta straordinaria in Ferrara Mia. 1-598, ed. R. Fulin, Venezia 1865. Cfr. anche gli * Avvisi del 3 e 6 gnigno 1598, TJrb. 1066, Biblioteca Vaticana. Intorno a Cesare lemouino, comparso quale invato di Cento, ed alle sue ben riuscite trattative '■fidiSiGHiNOLFi negli Atti d. Romagna 3. serie XXV (1907) 423 s. \ edi gli * Avvisi del 30 maggio e 6 giugno 1598, TJrb. 1066, B i b 1 i o-, c a ^ a t i c a n a. Cfr. Narrazione della solenne entrata fatta in Ferrara ■e ser. duca di Mantova e degli ili. ambasc. di Venezia. Roma 1598. * Avviso del 20 giugno 1598, TJrb. 1066, Biblioteca Vaticana.