I seminari scozzesi e l’appoggio dato loro da Clemente Vili. 367 costruzione del Collegio scozzese, le cni scarse rendite non avevano bastato sinora che per sette o otto alunni.1 Il Collegio scozzese, del quale parla Malvasia, era già stata' fondato nell’anno 1576 a Tournai, da un parroco scozzese esiliato. Xei primi decenni della sua esistenza il Collegio venne trasferito ■uhm i ssivamente à Pont à Mousson, Douai, Lovanio, Anversa, per trovare finalmente nel 1612 di nuovo una sede permanente in Poimi.2 La povertà dell’istituto era conosciuta in Eoma, i sussidi di diversi sacerdoti scozzesi non bastavano, le rendite annue ohe gli erano state assegnate da Gregorio XIII e da Maria Stuarda non pervennero più dopo la morte dei donatori. Clemente Vili aveva perciò già emanato nel 1593 una circolare in favore del seminario scozzese;3 per intercessione di Malvasia, ottenuta dal gesuita scozzese Crichton, il papa si rivolse di nuovo l’8 marzo 1597 con un breve all’arciduca Alberto.4 I n secondo Collegio scozzese esisteva già fin dal secolo xiv in Parigi.5 Dietro il suggerimento del Cardinal Alien,6 il rappresentante della Scozia presso la corte di Francia, l’arcivescovo Beaton di Glasgow, insieme al vescovo di Boss, si decise a restaurare l’antica istituzione secondo le esigenze del tempo, e di fornirla di entrate per la formazione di sacerdoti scozzesi. Clemente Vili appoggiò anche questo progetto con un breve ad Enrico IV.7 Pure il seminario di Braunsberg nella Prussia orientale,8 come anche i conventi scozzesi di Wurzburg e Batisbona fornirono ugualmente diversi sacerdoti alla Chiesa di Scozia.9 Ma il più importante ed il più ricco di questi istituti era il Collegio scozzese in Boma; esso doveva allo zelo di Clemente VIII non solo l’appoggio come i menzionati seminari di Fiandra e Parigi, ma l’esistenza e la sua ricca dotazione. Il 5 dicembre 1600 fu emessa la bolla di fondazione ;10 due anni più tardi esso venne inaugurato con dieci alunni, che frequentavano le lezioni al Collegio Bomano e dipendevano anche per la direzione interna dai Gesuiti.11 1 Ibid., 464. : Ibid., 3 Ibid., 222. ! Brevia, Arni., 44, t. 41, n. 80, Archivio segreto pontificio. ( fr. Bellesheim, II, 223. 5 Bellesheim, II, 190. 6 Ibid., 223, n. 3. * Breve del 1° settembre 1601; Arni., 44, t. 45, n. 301, Archivio ®egreto pontificio. 8 Bellesheim, II, 203, 456 s. I Ibid., 223. 8. “ Bull., X, 625 ss.; Syuopsis, 214. II Bellesheim, II, 221; Heimbucher, II, 150. Ad un’epoca più recente