Il papa e l’indecisioDe di Rodolfo II circa la, successione. 233 chi non è confermato dalla Santa Sede. Nello stesso modo il nunzio leve mirare a che la camera imperiale ottenga una maggioranza , ittolica di impiegati. Sarà di grande importanza, se si riuscirà :ul obbligare l’arcivescovo di Magonza a pubblicare i decreti tri-dentini di riforma. In Jiilich-Cleve va diretta la mira principale all’esclusione dei protestanti dal governo; in Strasburgo ad impedire la minacciante nomina d’un protestante a vescovo. Circa le questioni in Aquisgrana dipenderà molto dal contegno dell’imperatore. Ugualmente sta nelle mani del capo supremo dell’impero, d’impedire la minacciante perdita totale di Halberstadt, ! )snabruck, Lubecca e Brema. Conforme alle decisioni della pace •li religione, insisteva l’istruzione, tutte queste diocesi dovranno venir restituite ai cattolici. Corrisponde al sentimento della restaurazione cattolica, che in questo documento si manifesta molto ìiiaramente, che venga raccomandato al nunzio di appoggiare ‘erezione d’un collegio di Gesuiti a Linz, come uno speciale desiderio del papa. Yien fatta pure pressione per la nomina dell’ambasciatore imperiale in Boma. Alla fine dell’istruzione viene raccomandato a Speciani di tenersi nel più intimo accordo con tutti gli litri impiegati di sincero sentimento cattolico.1 Già nell’estate 1593, allorché sembrava sicuro che scoppiasse li nuovo la guerra turca, Clemente VIII fece consigliare all’imperatore, per il tramite di Speciani, oltre ad altre misure, pure la < (invocazione d’una dieta. Ma Rodolfo II, sempre indeciso e pau-iso, cercava d’evitare una simile assemblea, poiché vi dovevano enir discusse anche questioni ecclesiastiche.2 La stessa indecisione dimostrò l’imperatore riguardo al suo matrimonio ed alla sua successione. Allorché nell’ottobre 1592 il A irone di Kobenzl, inviato a Boma a causa della guerra turca, a alla presenza del papa, dovette udire da questi aspre lagnanze, ia non infondate, contro l’imperatore. Clemente disse, che Rollio II avrebbe già dovuto sposare l’infante di Spagna, se non ltro, perchè con questo si sarebbe assicurato l’aiuto di Filippo II '»ntro il Turco. Ancora più preoccupante sembrò al papa il '■"ritegno di Bodolfo nella questione della successione. Egli si esternò a questo riguardo con Kobenzl addirittura come se ritenesse che Rodolfo non voleva provvedere l’impero di un successore; pure avrebbe dovuto riflettere che cosa sarebbe avvenuto dei suoi antenati, se essi avessero agito in simile modo. Allora poi non si 1 ottava che di questioni terrene, mentre oggi è in giuoco lo stesso 1 Vedi Schweizer III 589-605. Nell'introduzione dell’Istruzione vien ' (,tto espressamente, che l’intenzione del papa era «di restaurare la religione cattolica in Alemagna ». 2 Vedi Zochbatjr, Rudolf II Parte II 7 s.