Pietro Fourier; Francesca (le Bermond fonda le Orsoline. 137 Francesco, che si stabilì in Picpus presso Parigi e che svolse una attività salutare.1 Il canonico regolare Pietro Fourier, dell’abbazia di Chamousey, posta nei pressi di Epinal, si scelse nella Lorena la più misera e più incomoda parrocchia, quella di Mattaincourt nei Yoghesi, ove regnavano tali disordini, che il luogo fu detto la « piccola Ginevra ». Fourier trasformò Mattaincourt completamente, e come ideale d’un parroco pensò non solo ai bisogni religiosi, ma pure a quei sociali della popolazione. Dall’unione di alcune vergini, da lui fondata per l’istruzione gratuita delle ragazze, sorse la congregazione di Nostra Signora, che dopo aver superato infinite difficoltà, ottenne finalmente l’approvazione della Santa Sede e prese poi il più bello sviluppo.2 Ugualmente all’insegnamento della gioventù si dedicarono i Chierici della dottrina cristiana, fondati in Avignone da Cesare de Bus e Giovanni Battista Romillion. Dietro il consiglio di questi ottimi sacerdoti Francesca de Bermond fondava le Orsoline in Francia, essendosi unita con sua sorella e con alcune altre figlie delle prime famiglie d’Avignone nel 1596 nell’Isle de Yenise, nella contea di Venaissin, per condurre vita comune. 4 Una seconda casa sorse in Aix nel 1600. A Parigi le Orsoline vennero poi più tardi per iniziativa di Barbara Acarie (nata Avrillot). La vita di questa nobile donna, come quella della baronessa di Chantal, dimostra come la rigenerazione cattolica si fosse estesa pure alle classi elevate.5 Barbara Avrillot, discendente di una nobile famiglia, nata in Parigi nel 1566, dietro il desiderio dei suoi genitori nel 1582 si maritò con Pietro Acarie de Villemor, rigorosamente cattolico, ricco, 1 Vedi Picot I 48. 2 Intorno a P. Fourier cfr. le biografie di Bedel (Parigi 1645), Chapia (2 voli. Parigi 1850), Rogie (3 voli. Verdun 1887), Lager (Ratisbona 1884), Held (Lussemburgo 1892), Chérot (Lilla 1897), Vuillemin (Parigi 1897), E. de Bazelaire (Nancy 1897), E. Kreuscii (Steyl 1899), Chapelin (Epinal 1919). Vedi anche Goyau, Hìst. relig. 380 s. Le lettere di Fourier furono pub-blicate da Rogie (6 Voli. Verdun 1878). Cfr. Études LXXI 5 ss., 166 s., 462 ss.; LXXV 666 ss. Eint. - polii. Blätter XXXIX 106 s. 3 Intorno a C. de Bus cfr. Moroni XI 113 s., e Chamoux, Vie de vén. O. de Bus2, Avignone 1837; intorno a Romillion v. la Monografia di Bourgui-gnon (Marsiglia 1669); RÄSS, Konvertiten V 104 s.; Batterel-Ingold, Mém. p. s. à Vhìst. de VOrat., Parigi 1902, 17 s. 4 Cfr. Bourgtjignon, Vie du P. Bomillion 288 s. 6 Intorno a Madame Acarie, da religiosa, Maria dell’Incarnazione, cfr. le biografìe di Martin (Parigi 1677), Ciiarlevoix (Parigi 1724), Dupanloup (in tedesco, Colonia 1860), Casgrain (in tedesco Ratisbona 1872) e Riciiadeau (Tournai 1876). A Richadeau noi dobbiamo anche un’edizione delle lettere di questa magnifica donna (2 Voi. Tournai 1876), beatificata da Pio VI nel 1791, e la cui vita fu descritta con brio ed elevatamente da Goyau (Eist. relig. 386 ss.) Su Giovanna di Chantal noi ritorneremo in Paolo V.