Clemente Vili e Bàthorv. 215 , ( naie nunzio per la Polonia, il vescovo Benedetto Mandina di Caserta.1 Egli doveva sollecitare la conclusione d’una lega antiturca tra la Polonia, la Transilvania e l’imperatore. È questo ora l’affare più importante, veniva detto nell’istruzione che gli fu consegnata; ed in essa furono enumerati tutti gli sforzi precedenti fatti dal papa per la formazione d’una lega.2 L’unione della Polonia coll’imperatore incontrò grande difficoltà.3 Ma Clemente Vili non si perdette d’animo. Quanto gli importasse di accattivarsi la Polonia, è dimostrato dal fatto che in aprile, mediante l’invio del Cardinal Caetani, fece il tentativo di guadagnare quel regno per la guerra col Turco.1 In Transilvania egli intendeva in principio spedire Gian Francesco Aldobrandini. Egli era pronto di concedere mensilmente 20.000 scudi per man- 20 gennaio nei Brevìa, Arm. 44, t. 40, n. 41, Archivio segreto pontificio. Anguisciola partì solo il 5 maggio 1596; vedi Veress loc. cit. 206. 1 Vedi le Lettere a Sigismondo III del 5 e 12 gennaio 1596 presso Theiner Mon. Poi. Ili 249. Cfr. Veress loc. cit. 167 s. 171; Horvat 86 s. 2 * Instrattione per il vescovo di Caserta per l’unione contro il Turco, in data 1596 gennaio 7: « Dallo stringere in una ferma congiuntione di consigli et di forze il regno di Polonia con la M*“ dell’imperatore et con il principe di Transilvania, acciò tutta quella potenza s’impieghi contro il Turco, depende il maggior utile, che la repubblica christiana possa aspettare in questi tempi da opera humana, però V. S. può stimare d’essere conseguentemente detta per carico importante sopra tutti l’altri ch’hoggidì corrono... Sin dal principio che la perfìdia de Turchi cominciò ad inquietare questi anni addietro li stati (iella casa d’Austria, N. S. voltò i pensieri suoi ad unire insieme i principi « iiristiani per la resistenza, come prima havia in varii modi tentato d’unirli per l’assalto mentre si teneva che fosse per continuare la guerra di Persia et dare più commodità a christiani di scuotere il duro giogo della servitù barbara et ad altri d’assicurarsi di non havere a cader sotto l’insatiabil sete degli Ottomani ed i loro continui spiriti di monarchia » (('od. CCLXIX p. 7 s., 65 s., della Biblioteca di S. Croce in Gerusalemme in Il o m a). Altre copie manoscritte dell’istruzione nel Vat. 9427 p. 220 s., e I rb. 866 p. 92 s., Biblioteca Vaticana. Cfr. Làmmer, Zwr Kirchen-gesch. 16. 3 Vedi la * Relation, utilizzata da Horvat (88), nell’ Urb. 816 p. 419, Biblioteca Vaticana. 4 La nomina di Caetani avvenne il 3 aprile 1596; vedi * Acta consist. card. "■?. Severinae loc. cit., Biblioteca Vatican a, Cfr. la * Relazione di L. Arrigoni del 6 aprile 1596, Archivio Gonzaga in Mantova. Intorno allo scopo della missione vedi i Brevi a Sigismondo III ed ai magnati di Polonia del 20 aprile 1596 presso Theiner III 262 s., e il * Breve all’imperatore dello stesso giorno (órig. nell’A rchivio di Stato in Vienna). II papa scrisse similmente il 20 aprile anche nei * Brevi al « Princeps Transil-vaniae » e al duca di Baviera; Vedi Arni. 44, t. 40, n. 153 ss., Archivio segreto pontificio. Ibid. n. 161 ss., numerosi * Brevi credenziali per Caetani. L’Istruzione per il card. Caetani, del 13 aprile 1596, neh’ Urb. 866 p. 333 s., Biblioteca Vaticana, e nel Cod. N. 33 p. 21 s„ della B i b 1 i o t e c a V alliccili a na in Roma. Il cardinale partì il 25 aprile, vedi Lettres dOssat I 253 e * Avviso de] 27 aprile 1596, Urb. 1064, Biblioteca Vaticana. Intorno alla missione di Caetani cfr. anche più sotto Cap. Vili.