376 Clemente Vili. 1592-1605. Capitolo VII. che l’esecuzione avrebbe mancato di ogni rigore.1 Difatti, un mese dopo, ancora nessuno dei colpiti era stato esiliato, ed un -dote che era stato arrestato per aver celebrato la messa fu di nuovo rimesso in libertà.2 I cattolici non si illusero però che tale situazione potesse durare.3 I buoni protestanti si lagnarono aspramente che i cattolici godessero d’una libertà, come non l’avevano goduta da anni.* Giacomo quindi prevenne i loro desideri. Il 17 maggio 1604 ( «ili espresse in Parlamento il suo rincrescimento per l’aumentar, dei cattolici, e raccomandò di emanare una legge che vi mettesse un argine. Il 4 giugno venne presentato un relativo progetto alla Camera dei Pari, nel luglio se ne ebbe la conferma anche dei Comuni.5 Le leggi esistenti sinora contro i cattolici vennero con ciò rinno\ ate ed inasprite. Tutti gli alunni dei seminari oltremare furono dichiarati inabili a possedere terre, o qualunque altro valore sul suolo inglese; nessuno poteva ottenere una cattedra in qualunque altra scuola, senza l’approvazione del vescovo anglicano.6 Giacomo 1 respinse una supplica dei sacerdoti cattolici che offrivano a! re un giuramento di fedeltà, ed un’altra nella quale i laici si impegnavano per i sacerdoti cattolici, che la legge permettesse a loro di avere nelle loro case; egli confermò la legge.7 Malgrado tutto (presto non volle il re neanche ora tagliare interamente i ponti dietro di sè. Le sue trattative con Roma continuarono. Nel trattare coi rappresentanti della vecchia Chiesa, parlò Giacomo I di un concilio generale, nel quale si sarebbe potuta stabilire l’unione delle Chiese, mediante la libera discussione dei punti divergenti ;8 egli assicurò l’ambasciatore francese, che per il momento non pensava di eseguire le leggi,9 e rilasciò ai sedici nobili che si ricusavano di frequentare la chiesa, la multa mensile di venti libbre.10 In un discorso con un rappresentante del duca di Lorena egli si dichiarò pronto a riconoscere la Chiesa romana per sua madre, ed il papa per vescovo universale, con giurisdizione ecclesiastica universale. Se la Chiesa romana facesse un passo per il ristabilimento dell’unione, allora egli ne farebbe tre. Che egli era dispiacente di aver dovuto contro la sua volontà acconsen- 1 Del Bufalo ad Aldobrandini il 22 marzo 1604, presso Gardiner, I, 144. 2 Ibid., 201. 3 Del Bufalo ad Aldobrandini il 31 maggio 1604, supplemento, ibid., 20-. J Ibid., 201, s. 5 Ibid., 203. 6 Lingard, IX, 28. 7 Gardiner, I, 23. 8 Del Bufalo il 12 giugno 1604, presso Gardiner, I, 202. 9 Beaumont a Enrico IV il 18 luglio 1604, ibid., 203. 10 Gardiner, I, 203 s.