Le origini della Congregazione «de Propaganda fide» 511 Parecchi memoriali presentati al papa dimostrano quanto fosse allora vivo l’interesse per la missione mondiale della Chiesa. Uno di questi documenti tratta con molta profondità e conoscenza delle condizioni politiche e religiose dell’Oriente e i punti di vista i quali dovevano esser tenuti fermi nelle trattative della Santa Sede coi principi orientali nell’interesse d’una unione dei patriarchi d’Alessandria e di Costantinopoli.1 Un secondo memoriale fa delle proposte circa le missioni da intraprendersi nella Danimarca e nella Norvegia.2 Un terzo il cui autore pure per modestia non si fa conoscere, motivò, probabilmente insieme ad una supplica8 del vescovo di Tournai, Giovanni Vendville, presentata nel 3589 a Sisto V, l’istituzione d’una Congregazione speciale, che potrebbe chiamarsi l’antesignana di « Propaganda fide », poiché essa suggerisce al papa la creazione d’una simile istituzione come il miglior mezzo per la propagazione della fede cattolica.4 L’autore è di avviso, che si dovrebbero impiegare in essa quattro o cinque segretari, distinti per la loro conoscenza delle lingue, per la loro scienza e per la loro pietà, i quali dovrebbero fare delle proposte alla Congregazione, e sorvegliarne l’esecuzione. Il primo di questi segretari, i quali dovrebbero anche comporre un elenco di tutte le persone d’importanza per l’opera della missione, si dovrebbe occupare dei bisogni spirituali di Inghilterra, Scozia, Irlanda, Francia, Germania, Danimarca e Svezia; il secondo dei Polacchi, Lituani, Russi, Ruteni, Ungheresi e Transilvani; al terzo segretario andrebbe assegnata la Dalmazia, la Bosnia e specialmente tutta la penisola balcanica; al quarto Cipro, l’Asia minore, la Siria, Gerusalemme, Alessandria e l’Algeria, al quinto tutte le missioni delle colonie spagnuolo-portoghesi dell’America e dell’Asia. 1 * Discorso, nell’Drfc. 854 p. 1 s., Biblioteca Y a t i o a n a, usufruito per la prima volta da Lämmer, Analecta 52. Questo * Memoriale diretto al papa ed alla Congregatione dei cardinali di Propaganda Fide nel Bari). 1992, Biblioteca Vaticana. 3 Vedi Rensens, La première idée du collège de la Propagande ou mémoire présenté en 1589 par J. Vendville etc., nelle Mém. de la Soc. hist. et litt, de Tournai X (1870). Cfr. anche Go tau, Les initiatives Belges dans la Fondation de la Propagande, nella Revue Générale di Bruxelles del 15 luglio 1924, p. 1 s. 1 « * Modus propagandi fidem catbolicam » manoscritto senza segnatura di proprietà di Magliabeccbi; di esso mi sono servito nel 1879 in Firenze, nella biblioteca Marucelliana; il manoscritto doveva allora venire incorporato alla Biblioteca Nazionale, allora chiusa. L’autore del manoscritto ^ probabilmente l’ottimo Provinciale dei Carmelitani Tommaso a Jesu, intimo rJi 'Santoli, il quale nel suo scritto « De proeuranda salute omnium gentium », Antverpiae 1613 (cfr. Sciimidlin nella Zeitschr. f. Missionswiss. Ili 112) ripete quasi letteralmente una parte degli esposti del memoriale (1. 3, c. 1, p. 103 s.). omtnaso a Jesu, il quale ricorda nella sua introduzione di essersi servito della iblioteca di Santori, vide probabilmente là il memoriale. Intorno a Tommaso * Jesu (1568-1626) cfr. ora anche Salaville, Un théoricien de l'apostolat catholi-que au xvn siècle, negli Échos d'Orient XX 129-152.