136 Clemente Vili. 1592-1605. Capitolo III. la soppressione dell’Ordine benedettino nelle dette provincie. Ma il papa non aderì, e rispose al contrario che il cardinale era stato inviato quale legato, per raddrizzare l’edifìcio crollante, e non per distruggerlo dalle fondamenta; che l’ordine di S. Benedetto aveva già reso alla Chiesa cattolica tanti e così segnalati servigi, che il solo pensiero di sopprimerlo sarebbe un delitto.1 L’opinione del prudente pontefice si dimostrò pienamente giustificata, poiché dopo che l’abbazia di Saint Vannes in Verdun ebbe ricevuto nel 1598 un nuovo priore nella persona di Desiderio de la Cour, si riuscì ad eseguire la riforma dei conventi della Lorena. Clemente Vili potè' erigere, il 7 aprile 1604 la congregazione benedettina riformata di Saint Vannes e Saint Hidulphe (in Moyen-Moutier) dalla quale derivò più tardi la congregazione di S. Mauro, che acquistò una celebrità mondiale per i suoi lavori scientifici.2 La congregazione riformata dei Feuillanti, fondata ai tempi di Gregorio XIII dal Certosino Giovanni de la Barrière, e confermata da Sisto V, potè ora, dopo il ristabilimento della pace in Francia, estendersi più largamente, specialmente dopo che Clemente Vili ne ebbe mitigato in parte le regole in origine troppo severe. Il papa tolse anche la dipendenza da Cìteaux, così che i Cistercensi riformati di Barrière costituivano un Ordine indipendente, sulla base delle regole benedettine. Il fondatore morì in Roma nella primavera del 1600, dopo aver pure fondato un ramo femminile della sua congregazione.3 I Feuillanti, che erano venuti a Parigi nel 1587, ebbero lì nel 1601, nella via St. Honoré, una nuova chiesa, della quale Enrico IV e la sua moglie posero la prima pietra.4 Altrettanto avvenne in Orléans, ove la cattedrale era stata distrutta dagli Ugonotti sino al coro. Clemente Vili concesse nell’anno 1601 per la sua ricostruzione un giubileo, che si tramutò in una grande manifestazione religiosa. Le elemosine affluivano così abbondanti, che la nuova cattedrale Ste Croix potè esser eretta di ampie proporzioni.5 Vincenzo Musart, animato da simili sentimenti come Barrière, aveva formato una congregazione del terz’ordine di San 1 Cfr. Gerin nella Hev. des quest, hist. 1876, I 510. 2 Vedi 11 audiqu 1er, Hist, du véli. Dom Didier de la Cour, Parigi 1772, 4 s., 98 s. Cfr. Ilist.—polit. Blätter CV 273 s.; Heimbucher I 150 8; Didier-Laurent, Nancy 1904. 3 Vedi Heimbucher I, 241 s.; Bazy, Vie de Z. de la Barrière, Tolosa 1885; Mabille, Les Feuillantines de Paris, Parigi 1902. 4 Vedi Picot I 65. 5 Vedi C. Sausseyus, Annales ecolesiae Aurelianensis, Parigi 1615; Mém. de la Soc. d'agrieult. et sciences d'Orléans, 5 serie, IX (1909) 138 ss. In un * Breve al Capitan. Aurelianens. del 9 luglio 1601, espresse Clemente Vili la sua gioia intorno allo svolgimento del giubileo, durante il quale si convertirono molti calvinisti. Arm. 44, t. 45, n. 278, Archivio segreto pontificio.