L’aspetto dell’E terna Città all’elezione di Clemente Vili. 683 dino del granduca di Firenze (Viridarium magni ducis Hetruriae), mentre la villa di Sisto Y non porta alcun nome. Il giardino del Quirinale era ancora nei suoi primordi. I giardini farnesiani sul Palatino si distinguono chiaramente. Anche al palazzo de’ Eiari nlla Lungara si riunisce un vasto giardino, uno meno grande alla Farnesina, che dietro il suo primo proprietario porta il nome di palazzo Chigi. Mentre Tempesta fissava la trasformazione di Eoma con una pittura, si dedicarono anche altri, Olandesi e Tedeschi qui dimoranti, o di passaggio, o in permanenza, a questo lavoro. Dei disegni pubblicati per mezzo di incisioni riproducono il turbinìo variopinto della vita pubblica colle sue feste ecclesiastiche e civili e colle variate scene delle vie. Produzioni d’un interesse culturale storico ci vennero date, tra l’altre, da Brambilla nel suo foglio « gridi dei venditori ambulanti di Eoma », da Giacomo Franco, il quale rappresenta Clemente Vili in viaggio, e da Villamena col suo tipo d’un mendicante romano, infine anche da Bril coll’illustrazione del « Dolce far niente ». Sadeler, Guglielmo van Meulandt ed uno dei giovani Breughel offrono un bel materiale topografico colle loro incisioni; Yalckenborch, De Yries e Sebastiano Yrancz con le loro pitture.1 Le Guide2 e Descrizioni di viaggi formano un gradevole supplemento alle illustrazioni figurali. Alle guide più ricercate dei turisti e pellegrini dell’Anno Santo, appartenevano allora gli itinerari di Girolamo Giovannino Campugnano (t 1604) e di Francesco Schott (f 1622), che dopo l’Anno Santo 1600 comparvero in numerose edizioni.3 Ugualmente in grand’uso erano le Deliciae Italiae di Cipriano Eichhov.4 Un dotto ed esauriente lavoro è l’opera Ro-manae Urbis topographiae et antiquitates cum tab. a Theod. de Bry in aere incisis, del celebre archeologo Gian Giacomo Boissard,5 il quale raccoglieva le iscrizioni con particolare interesse.6 1 Vedi Orbaan, Rome onder Clemens Vili, p. 97 s.; cfr. Documenti, 475 annot, e Mededeél. v. h. Nederl. Hist. Institut V (1925) 128 s. Il quadro di F. de Vries fatto intorno al 1595, rappresentante la Piazza di S. Pietro ed il Vaticano, in possesso del conte Lanckoroiiski in Vienna, meriterebbe una pubblicazione. 211 Dott. Schudt pubblicherà a base di ampi studi una raccolta di tutte le guide. 3 Intorno aM’Itinerarium, Italiae (Antwerpiae 1600) di Schott, il Baedeker d allora, vedi Schlosser, Kunstliteratur, Vienna 1924, 473, 493. 4 Intorno a Eichhov vedi A. Kaufmann nella Zeitschr. f. Kulturgesch., N. S., II 674 s. 61. I. Boissard, Romanae Urbis topograpkiae et antiquitates cum tab. a Theod. de Bry in aere incisis, 6 voi., Francoforte, 1597-1602 (ibid. 1603 anche m tedesco). 6 Disegni di Boissard nella Biblioteca Nazionale in Parigi; vedi Kunstchronik N. F., XVII 71.