658 Clomoiite Vili. 1592-1655. Capitolo XII. iniziava la sua carriera.1 D’Arpino godeva talmente la grazia del papa, che i pittori da lui raccomandati, per quanto mediocri essi fossero, vennero provveduti d’innumerevoli ordinazioni. Rimane sinora un mistero perchè Clemente Vili abbia trascurato di servirsi di Caracci, il cui talento superava tutti gli altri. Si è supposto che i rapporti tesi tra il papa e i Farnese lo abbiano pregiudicato a questo riguardo.2 Inoltre vi potè aver concorso anche il fatto che Clemente Vili, al contrario di Sisto V, non era un uomo d’iniziativa; onde anche nel campo artistico, tenne dovutamente conto della grandezza predominante del suo predecessore. Subito all’inizio del suo pontificato espresse Clemente Vili la sua intenzione di ultimare tutte le costruzioni iniziate sotto Sisto V.3 A queste s’appartenne anzitutto il ponte sul Tevere presso il Borghetto, importantissimo per la comunicazione di Roma col settentrione. È accertato che in questa occasione, i nemici di Domenico Fontana accusassero questi di irregolarità nel resoconto delle spese.4 Nel maggio 1592, viene riferito che era stata ordinata una revisione di tutti i conti di questo celebre architetto preferito da Sisto V, e si asserisce che molte costruzioni di Fontana, per guadagnar danaro, siano state mal eseguite.5 Indubbiamente anche Sisto V era responsabile di certi difetti di costruzione, poiché faceva sempre, la massima urgenza. Si comprende che Fontana, profondamente offeso, si ritirasse lasciando in seguito Roma per recarsi nel 1596 in Napoli.6 Al suo posto, come vero architetto del nuovo papa, subentrò Giacomo della Porta, il quale sotto Sisto V aveva felicemente compiuto la cupola di S. Pietro, e con ciò era salito in alta considerazione. Una delle cure principali di Clemente Vili fu rivolta al compimento della basilica di S. Pietro. Caratterizza 1’ esperto giurista il fatto, che il papa si sia accinto ad una riorganizzazione dell:» commissione della Fabbrica di S. Pietro,7 costituita da Clemente VII 1 Caravaggio cominciò nel 1592 a dipingere la Cappella Contarelli nell.i navata sinistra laterale di S. Luigi de’ Francesi; vedi Jahrb. der prema. Kuns samml., XXIV 90 s.; Voss Malerei, 435, 441. 2 Così opina Orbaan (Home onder Clemens Vili p. 206). . . , 3 « * N. Sre ha dato parola che si finischino tutte le fabriche incomincia da Sisto V tra le quali si finisce hora il ponte del Borghetto et certe altre s rii ture », Avviso del 12 febbraio 1592 TJrb. 1060,1, Biblioteca \ a*icaiiì 4 Cfr. Orbaan nel Bollet. d'arte, 1915. Intorno al ponte, vedi più sotto, p. • 5 « * Si riveggono i conti al cavalier Fontana di fabriche et strutturi^ si pretende siano state malfatte di materie vili et poco utile et per a7an spesa ». Avviso del 13 maggio 1592, TJrb. 1060,1, B i b 1 i o t e c a V a 11 c a 6 Vedi Orbaan, Sixtine Rome, 230, il quale corregge le notizie di a (p. 80). Ibid. anche riproduzione del monumento sepolcrale, eretto ne ^ Fontana, vent’anni dopo la sua morte, in S. Anna dei Lombardi in 1 a^ojj'tu; cui iscrizione lo esalta come « Summus Romae architectus - magna maiora potuit ». 7 Cfr. la presente opera, voi. IV 2, p. 524.