ra dal più al meno tutte le sere, so fino a’ discorsi che mi terranno le genti ; que’ discorsi che mi tennero l’anno passato, che mi tennero gli altri anteriori, e mi terranno, Dio permettendo, anche l’anno avvenire. X. Attestato e fede mortuaria del decesso Censore UNIVERSALE DE’ TEATRI. Il pover’ uomo non se n’ era accorto, Clic andava combattendo ed era morto. Ahimè! questa vita non è che una continua vicenda di brevi consolazioni, e di lunghe e profonde amarezze. Ecco mentr’ieri montavamo in superbia per un articolo con cui la natia gentilezza dell’ Eco faceva coraggio alle fatiche della Gazzetta privilegiata, a mortificazione del nostro orgoglio^ ad amarezza della nostra consolazione una persona crudele vorrebbe oggi darci ad intendere, che in uno degli ultimi numeri del Censore, idest del signor L... P..., si leggesse un articolo pieno di offensioni e di fiele contro questa stessa infelice Gazzetta, e spe-cialiter contro un certo T. L. persona parente nostra assai prossima. Ciò per altro non può essere; ed è ouna calunnia o un’ invidia della det-