300 Clemente Vili. 1592-1605. Capitolo VI. L’intervento di Della Torre presso i Benedettini svizzeri fu seguito dai più felici risultati. Poiché nella più parte delle abbazie era già stato introdotto ordine e disciplina claustrale, egli, ugualmente ad altri contemporanei, fra i quali si distingueva l’abbate Agostino di Einsiedeln, ritenne opportuna la formazione d'ima congregazione che assicurasse per l’avvenire l’opera della riforma. Nel luglio 1602 si riunirono gli abbati di Einsiedeln, S. Gallo, Muri e Fischingen, costituendo la congregazione svizzera. Per meglio diffondere questa congregazione si adoperarono con zelo Clemente Vili ed il nunzio. Conforme all’incarico ricevuto da Roma, Della Torre richiamò di nuovo in vita anche la Congregazione benedettina della Svevia.1 L’abbazia cisterciense di Wettingen venne riformata nel 1594 dal giovane ed energico Pietro II, eletto abbate. Quest’ottimo uomo insistette anche coi conventi femminili a lui sottoposti, che si osservasse la disciplina regolare, e più che altro la clausura. Allo stesso tempo il priore Giovanni Eckstein riformò la certosa di Ittingen nel Thurgau.2 Della Torre loda spesso nelle sue lettere l’operosità dei Gesuiti,3 i quali possedevano dei fiorenti collegi in Lucerna, Friburgo, Prun-trut e dal 1603 pure in Costanza. Il 21 dicembre 1597 moriva nel collegio di Friburgo, consunto dall’età e dal male, Pietro Canisio. Fra i tanti religiosi, che avevano impiegato tutta la loro energia per la conservazione ed il ristabilimento della fede cattolica nella Germania, nessuno lo uguaglia. Amici e nemici sono da lungo concordi nel dire, che a lui spetta il titolo di secondo apostolo della Germania. Coll’esser dimorato per diciassett’anni nella Svizzera, anche per questa terra egli era diventato un apostolo.4 Pochi mesi prima di Canisio, era morto nel servizio degli appestati il prevosto di Friburgo, Pietro Schnewlin, suo fedele amico. Tra i molti cooperatori che Canisio ebbe in Friburgo, dev’es-ser ricordato Schnewlin come il più importante. Egli, come riorganizzatore di tutto l’insegnamento scolastico, come predicatore instancabile, come Vicario generale dell’esiliato vescovo di Losanna e 1 Vedi Mayer I 345, II 162 ss. Il * Breve qui appena accennato, eoa cui Clemente Vili lodava il proposito di formare una congregazione, in data 1602 agosto 9, è nell’Am. 44, t. 46, n. 237 Archivio segreto pontificio . 2 Vedi Mayer II, 174 s., 180. Intorno alla riforma dell’Abbazia di S. Gallo, v. Zeit sehr. j. Schweiz. Kirchengesch. XII (1918) 43 s. 3 Cfr. Mayer II 201. Intorno al collegio di Lucerna cfr. la presente opera, vol. IX, 516 s. L. Vautrey, Hist, dw Collège de Porrentruy, P. 1866, scrisse la storia del collegio fondato dai Gesuiti nel 1590 in Pruntrut. Clemente ^ " concesse ai Gesuiti nel 1601 il diritto di visitare i conventi femminili di Lucerna, v. Jahrb. f. Schweiz. Oesch. XI 173 s. 1 Vedi Braunsberger, Canisiws 267 s., 297 s. Cfr. Anal. Boll. XIII (1894) 379 s.; Metzler, P. Canisius, M.-Gladbach 1925.